I vantaggi di una Turchia integrata nell’Europa

di Ennio Di Nolfo
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Martedì 1 Dicembre 2015, 00:40
Fino al 2011 i rapporti tra Russia e Turchia erano eccellenti. I secoli di rivalità storica venivano offuscati da una collaborazione utile a entrambe le parti. Ma a imprimere loro una svolta di 180 gradi sono stati gli eventi mediorientali iniziati nel 2011 con la cosiddetta “primavera araba”. I turchi, sunniti, si sono impegnati a combattere contro la dittatura dello sciita (alawita) Assad in Siria mentre i russi, anche quando mostrano di combattere l’Isis, agiscono con maggior risolutezza per ottenere che Assad rimanga al potere e consolidi la presenza russa non solo nel porto di Tartus (da anni sede di una base russa) ma in tutta l’area della crisi.

L’incidente del 24 novembre, cioè l’abbattimento da parte turca di un aereo russo che avrebbe sconfinato verso il cielo turco, ha dato il colpo di grazia ai rapporti tra Ankara e Mosca. Non sono stati sufficienti i maldestri tentativi di Erdogan per recuperare un minimo di cordialità. Putin appare irremovibile nella sua richiesta di scuse ufficiali e, in termini poco credibili, minaccia sanzioni che, se applicate davvero, sarebbero controproducenti.

Infatti la tensione con la Russia ha indotto Erdogan a riaprire un capitolo che sembrava chiuso: quello della possibile adesione della Turchia all’Unione Europea. La risposta europea è stata, questa volta, rapida e efficace, affidata alla promessa di aiuti alla Turchia pari (per ora) a tre miliardi di euro.

Tre miliardi destinati a sollevare Ankara dall’onere, effettivamente sostenuto in questi ultimi anni, come primo (e talora permanente) rifugio degli esuli siriani in fuga dalla loro patria e diretti in gran parte verso la Germania. La centralità di questo rapporto è stata sanzionata dalla visita di Angela Merkel in Turchia nello scorso ottobre.

È sufficiente accennare a questo momento internazionale per comprendere quanto la posizione turca incida sulla vita dell’Unione Europea dal momento che i Francesi combattono assieme ai Russi contro L’Isis, ma non contro Assad mentre i Turchi combattono, con l’appoggio degli Stati Uniti e quello tacito della Germania, contro gli Islamici ma anche contro Assad. Si tratta della contraddizione di fondo che condiziona la situazione di tutta l’area e i rapporti stessi della Turchia con i suoi potenziali interlocutori.

A questo proposito occorre tenere presente che la domanda turca di adesione all’Ue giace a Bruxelles dal 1997, senza mai essere stata presa seriamente in considerazione. A prima vista le ragioni di questa passività sono comprensibili e si trovano nella storia dei rapporti remoti della Turchia con l’Europa, nella differenza culturale e religiosa che divide le due parti, nella propensione di Erdogan a rimettere in discussione la laicità dello Stato turco, infine, e soprattutto, nel fatto che, con una modesta eccezione lungo gli Stretti, tutta la Turchia non appartiene geograficamente all’Europa.

Ma sono, questi argomenti, ancora validi nel momento in cui tutto il Medio Oriente è attraversato da una profonda crisi di trasformazione verso un avvenire che nessuno può prevedere con certezza? Le motivazioni generiche lasciano il posto a considerazioni geopolitiche più vicine e più stringenti. Con la sua reazione quasi isterica, Putin ha spinto la Turchia verso l’Europa e si è auto escluso dalla possibilità di avere un ruolo risolutivo nella crisi in atto. La Turchia interna all’Europa dovrebbe di questa accettare le regole e, di conseguenza, Erdogan dovrebbe rinunciare a buona parte delle sue velleità islamistiche e alla sua propensione verso l’esercizio di poteri forti.

In altri termini, l’adesione all’Unione Europea farebbe bene ai Turchi; ma farebbe bene anche all’Europa poiché indicherebbe un confine ben identificato rispetto all’espansionismo russo e darebbe un contributo importante alla stabilizzazione del Medio Oriente. Il divario tra Francia e Germania appare, in questa luce, un episodio minore, che dovrebbe con il tempo ritornare entro le regole della cooperazione europea.