Siria, Obama a Putin: «Assad deve lasciare il potere»

Siria, Obama a Putin: «Assad deve lasciare il potere»
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Lunedì 30 Novembre 2015, 17:52 - Ultimo aggiornamento: 21:21
Nuovo faccia a faccia fra Barack Obama e Vladimir Putin sulla Siria. I due leader sono tornati a guardarsi negli occhi dopo l'incontro a margine del G20 e il jet russo abbattuto dalla Turchia. In una Parigi blindata per il vertice sul clima con l'incubo terrorismo, Obama ha ribadito a Putin che Bashar al Assad deve lasciare il potere. E che la Russia deve concentrare i suoi sforzi contro l'Isis, non contro i gruppi di opposizione al dittatore.

Un colloquio di trenta minuti, «intenso», durante il quale i due presidenti «si sono espressi a favore di un avanzamento verso l'avvio di una soluzione politica» della crisi siriana, ha riferito il Cremlino. Una soluzione politica che Obama vuole, ma senza Assad. Nelle ultime settimane, ha ammesso la Casa Bianca, si è assistito a dei «progressi» da parte della Russia, che sta puntando «più target dell'Isis, anche se non solo quelli», ha spiegato il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Ben Rhodes. Resta quindi cautela da parte degli Stati Uniti, anche se dietro le quinte si continua a lavorare per raggiungere un'intesa. L'obiettivo è quello di rafforzare la coalizione anti Isis, anche con l'appoggio di Mosca. Da quando l'aereo russo è stato fatto esplodere dai terroristi sul Sinai, la Russia ha rivisto in parte la propria strategia. E ora gli Stati Uniti vogliono capire se Putin può davvero essere un partner efficace nella lotta contro lo Stato Islamico. Le distanze comunque restano.

Nonostante la recente apertura del leader del Cremlino a cooperare con un'alleanza a guida americana nella lotta all'Isis, il nodo del futuro di Assad resta ancora da sciogliere. Pur non volendo caos in Siria, gli Stati Uniti ritengono necessaria una sua uscita di scena. Mentre Putin, incontrando Francois Hollande nei giorni scorsi, ha ribadito che il destino di Assad dovrebbe essere deciso dal popolo siriano. A complicare il quadro, aumentando la tensione, c'è il jet russo abbattuto da Ankara che ha infuocato i rapporti tra la Russia e la Turchia, membro della Nato.

Obama ha espresso a Putin nel corso del faccia a faccia il proprio rammarico per l'abbattimento del Su-24 russo.
E lo ha incalzato sull'Ucraina, sottolineando l'importanza di lavorare a una soluzione diplomatica della crisi con la piena attuazione degli obblighi previsti negli accordi di Minsk.
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