Neonata abbandonata e sepolta viva: il pianto disperato la salva

Neonata abbandonata e sepolta viva: il pianto disperato la salva
di Federica Macagnone
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Domenica 29 Novembre 2015, 15:26 - Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 12:11
L'hanno trovata venerdì pomeriggio intorno alle 16, sepolta da sassi e detriti, in un crepaccio tra una pista ciclabile e il letto del fiume Compton, a Los Angeles: sull'orlo del congelamento, con il cordone ombelicale ancora attaccato, disperata e piangente, ma ancora miracolosamente viva.

Ora gli investigatori sono alla ricerca della madre di quella neonata che non ha neanche due giorni di vita ed è stata salvata per puro caso da un passante che ha sentito il suo pianto. L'uomo, che non è riuscito a individuare il punto esatto dal quale provenivano i lamenti, ha chiamato la polizia: gli agenti hanno rapidamente trovato la piccola, che era avvolta in una coperta, e l'hanno immediatamente portata in ospedale. I medici, dopo averla rianimata, giudicano ora stabili le sue condizioni. Nel frattempo la polizia ha invitato a farsi avanti chiunque abbia notizie relative alla nascita della piccola e possa quindi aiutare le ricerche della madre.

Questo ennesimo episodio di abbandono, oltre che crudele e drammatico, appare anche insensato alla luce del programma "Baby safe surrender" varato a Los Angeles proprio per evitare che i neonati debbano rischiare la vita per colpa di madri che vogliono disfarsene. Il programma, infatti, prevede che, entro 72 ore dalla nascita, le neomamme che non vogliono tenere con sé i propri figli possano consegnarli in ospedale o in una stazione dei vigili del fuoco. Proprio lunedì scorso, nel Queens, un neonato è stato trovato nel presepe della Holy Child Jesus Church dal custode della chiesa. «Ho sentito delle grida e mi sono avvicinato al presepe che avevamo costruito: quando ho guardato dentro non potevo credere ai miei occhi - ha detto Jose Moran - Avevano lasciato quel bimbo lì, accanto alla Vergine Maria, avvolto in un asciugamani e con il cordone ombelicale ancora attaccato».