Isis, una ragazza denuncia su un forum la vita sotto il Califfato: «Io redarguita per aver mostrato gli occhi»

Isis, una ragazza denuncia su un forum la vita sotto il Califfato: «Io redarguita per aver mostrato gli occhi»
di Federica Macagnone
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Lunedì 30 Novembre 2015, 14:53

C'è tutta la frustrazione e la paura di vivere una vita controllata in ogni aspetto, con il rischio costante di morire per aver infranto una qualche regola dettata dai jihadisti: ha destato scalpore il post di Al-Muwahida, una giovane che vive nei territori controllati dallo Stato Islamico, che su un forum frequentato da uomini dell'Isis ha mostrato tutta la sua indignazione per un incontro con un gruppo di poliziotti del Califfato che le avrebbe intimato di coprire gli occhi. Una imposizione che fa pensare a quanto possa essere opprimente il regime del terrore in quei territori. E così, con coraggio e determinazione, Al-Muwahida ha sfidato il regime offrendo uno sguardo su quella che è la vita quotidiana in quell'area condannata alle regole “fuori controllo” dei jihadisti.

Giovedì la sua storia è stata rintracciata sul forum da Vocativ che, nelle ore successive, ha monitorato la valanga di commenti scatenata da quelle poche parole di condanna: «Oggi sono stata pesantemente redarguita per aver mostrato i miei occhi – ha scritto la ragazza - Ero con un'amica all'università, e un poliziotto dell'Isis, di circa 20 anni, mi ha detto di coprire gli occhi con il velo.
Ma non indossavo un tipo di abbigliamento che mi consentisse di farlo e, a testa bassa, ho continuato il mio percorso. Poco più in là ne ho incontrato un altro: aveva 30 anni, mi ha guardata, io ero spaventata e non mi ha detto nulla».

Una paura e una frustrazione che è rintracciabile in ogni parola di Al-Muwahida: «Non avevo make-up, che viene considerato un'offesa per l'Isis, e il mio velo mi copriva a tal punto da non far capire il colore della mia pelle». Il racconto della ragazza ha scatenato una serie di polemiche e commenti sul forum, con molti uomini che hanno appoggiato l'ordine del poliziotto di farle coprire gli occhi. «Tutto ciò che è legato alle donne deve essere trattato con durezza». Altri hanno detto di essere gelosi di Al-Muwahida, visto che la ragazza «è così fortunata a vivere sotto il dominio del Califfato e le regole di Allah».
«Viviamo con gli infedeli e soffriamo nel vedere le loro donne nude - ha commentato un altro utente, che ha specificato di non abitare nei territori sotto il controllo dell'Isis - Siamo felici quando vediamo una sorella coperta con il hijab islamico».

All'inizio di quest'anno, lo Stato Islamico ha lanciato una campagna per imporre un rigido dress-code nella città irachena di Mosul: le nuove regole prevedono che le donne debbano adottare un abbigliamento in stile burqa, un abito che copre l'intero corpo dalla testa ai piede e consente di vedere attraverso una retina.