Inghilterra, ex presentatore Bbc condannato per pedofilia esce di prigione: la rabbia delle vittime

Stuart Hall nella sua prima apparizione pubblica dopo il carcere
di Ida Artiaco
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Lunedì 21 Dicembre 2015, 16:24 - Ultimo aggiornamento: 27 Dicembre, 17:30
Ha fatto la sua prima apparizione in pubblico, non senza lo sdegno delle sue vittime, Stuart Hall, ex conduttore della BBC già condannato per aver violentato più di 13 minorenni tra il 9167 e il 1985. L’uomo, oggi 85enne, è stato fotografato mentre cammina per le strade di un paese nel Nord dell’Inghilterra dopo due anni e mezzo di prigione, pari alla metà della pena comminatagli per le violenze sessuali ai danni delle sue giovani vittime. La più piccola pare che avesse nove anni all’epoca dei fatti, la più grande 15.

Volto storico dell’emittente britannica, prima come commentatore sportivo e poi come padrone di casa della versione inglese di “Giochi senza frontiere”, la sua sentenza è stata considerata da alcuni attivisti e politici troppo clemente, ma sta di fatto che dopo soli 15 mesi la sua libertà ha gettato di nuovo luce sulla triste vicenda che lo vede protagonista. Prima del verdetto erano emerse anche alcune storie delle molestie subite dalle sue vittime. Secondo le loro testimonianze, Hall abusò di tre di loro mentre impartiva lezioni di dizione, un’altra invece fu violentata mentre cantava in una sessione di registrazione in uno studio di Manchester.

Dopo aver negato più volte, l’uomo dovette ammettere le sue responsabilità, scioccando l’intero Paese con le sue dichiarazioni, rese note soltanto a metà del 2013. Le sue accuse erano diventate note nel corso di una inchiesta sugli abusi compiuti da un altro volto storico della BBC, Jimmy Savile, ora deceduto, che violentò ben 1300 minorenni, maschi e femmine, nel corso della sua carriere televisiva. Ora Hall appare in buone condizioni di salute e si prepara a festeggiare il suo 86esimo compleanno, che cadrà il prossimo Natale, e pare stia anche pensando di trasferirsi in Spagna una volta che sarà terminata la libertà vigilata per cominciare una nuova vita.

Le sue vittime però non si danno pace e non riescono a non commentare la sua libertà. Liz Dux, avvocato che rappresenta 12 di loro, ha dichiarato: “Pensano di non poter vivere il resto della loro vita in tranquillità. Ormai sono costrette a vivere con le conseguenze dei suoi atti”. Sempre in questi giorni, pare che Hall si sia rifiutato di restituire il prestigioso Obe Award, la medaglia che la Regina Elisabetta in persona gli aveva conferito nel 2011 per la sua attività di beneficienza, perché “meritevole” di poter ancora conservarla.