Coldiretti lancia l'allarme, un italiano su 4 dice addio a olio d'oliva

Coldiretti lancia l'allarme, un italiano su 4 dice addio a olio d'oliva
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Martedì 1 Dicembre 2015, 16:09 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 18:08
L'Italia celebra oggi a Bari la Giornata nazionale dell'extravergine italiano, organizzata da Coldiretti, per far conoscere le caratteristiche e le qualità, accompagnando le scelte dei consumatori e combattendo gli inganni.

Gli italiani però - emerge da una analisi dell'associazione di rappresentanza e assistenza dell'agricoltura - stanno dicendo addio alla dieta mediterranea, tagliando del 25% negli ultimi 10 anni gli acquisti di olio di oliva e con i consumi a persona scesi a 9,2 chili all'anno, dietro la Spagna con 10,4 chili e la Grecia che con 16,3 chili che domina la classifica.

Quanto basta affinchè la confederazione, nell'anno della riscossa del Made in Italy che fa registrare su tutto il territorio nazionale qualità da record, lanci l'allarme: se si vuole comperare un buon extravergine italiano bisogna fare attenzione ai prodotti venduti e guardare con più attenzione le etichette. Con l'addio alla dieta mediterranea si evidenzia infatti il rischio - secondo la Coldiretti - di effetti negativi per la salute per la scomparsa dalle tavole di uno dei prodotti base, riconosciuto unanimemente come elisir di lunga vita.

«A pesare sono tra l'altro i recenti scandali sulle truffe dell'olio che - secondo il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - hanno aumentato la diffidenza come pure la diffusione di prodotti di importazione di bassa qualità che disorientano i consumatori. Una situazione intollerabile in un Paese come l'Italia che è l'unico al mondo a contare su 533 varietà di olive e 43 oli tutelati dall'Unione Europea».

I 250 milioni di ulivi diffusi su tutta la penisola proprio quest'anno hanno garantito una produzione da record dal punto di vista qualitativo. Dalla ponderazione delle stime delle diverse regioni si perviene quest'anno a una crescita attesa media del 46% rispetto alla campagna 2014-2015, per un valore assoluto che si attesterebbe a circa 299 mila tonnellate, secondo l'Unaprol.

Se si vuole comperare un buon extravergine italiano - conclude la Coldiretti - bisogna fare attenzione ai prodotti venduti a meno di 6-7 euro al litro che non coprono neanche i costi di produzione.
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