Vannacci, la decisione del generale: no al debutto “politico”. Prima uscita rinviata a settembre

Il generale annulla la sua partecipazione all'evento con tre ministri e i vicepremier. "Ho frainteso la natura della kermesse"

Vannacci, la decisione del generale: no al debutto “politico”. Prima uscita rinviata a settembre
di Francesco Malfetano
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Venerdì 25 Agosto 2023, 06:25 - Ultimo aggiornamento: 08:32

ROMA Discesa in campo (o quasi) e dietrofront. Non è ancora l'ora del grande salto per il generale Roberto Vannacci. Alla fine è stata infatti rimandata quella che sembrava la tappa clou dell'ascesa estiva del militare che tanto sta facendo discutere con il suo pamphlet "Il mondo al contrario". In serata il generale 54enne ha deciso di non partecipare a "La piazza", la kermesse di Affariitaliani.it a Ceglie Messapica (il borgo pugliese appena lasciato dalla premier Giorgia Meloni dopo due settimane di ferie in masseria) sul cui palco da venerdì a lunedì si avvicenderanno anche i due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, tre ministri e due sottosegretari. «Quando ho capito che la manifestazione, pur non configurandosi come un'attività politica in senso stretto, poteva essere caratterizzata anche come un'attività politica, ho deciso di non mischiarmi - ha chiarito - il mio libro non ha alcun carattere politico e quindi ma ne tengo fuori».

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L'EVENTO

Del resto nell'evento molti avevano ravvisato una sorta di battesimo del fuoco per Vannacci che, prima del suo "no" secco, aveva continuato a non svelare le sue carte. Anzi, era sembrato moltiplicarle quando nel pomeriggio aveva da un lato sottolineato quanto gli piaccia «fare il soldato» e dall'altro quanto fosse importante «non chiudere mai le porte». Un equilibrismo che pare peraltro trovare riscontro nelle voci che accompagnano il rifiuto di Vannacci all'evento pugliese. Secondo ambienti militari dietro la decisione ci sarebbe infatti la provocazione, pubblicata sul sito di Affaritaliani, della richiesta di dimissioni al ministro della Difesa Guido Crosetto proprio in merito al caso dell'ufficiale. Vannacci, associando ufficialmente il suo nome all'evento, avrebbe quindi rischiato di offrire il fianco ai suoi detrattori.
Il militare - corteggiato o osteggiato per le sue parole su omosessualità, femminismo e migranti - sembra in pratica cavalcare agevolmente l'onda delle polemiche.

E anche quella delle vendite. Le oltre 20mila copie acquistate nell'ultima settimana (certificate dagli analisti di Gfk) collocano infatti il libro al vertice della classifica dei più venduti. Addirittura doppiando la raccolta di racconti scritta da Michela Murgia prima della sua morte prematura. Un esordio letterario quantomeno fortunato che, trattandosi di un'auto-pubblicazione, secondo le stime degli esperti avrebbe fruttato circa 150mila euro al generale destituito dagli incarichi di vertice dal ministro Crosetto.

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Vannacci è il personaggio del momento che, al di là della solidarietà di Salvini o per gli affondi contrariati di molti esponenti del centrosinistra, per qualcuno è naturale candidato ad essere «pungolo della Meloni» e di un governo che mette in mostra «esasperato atlantismo» e «eccessiva disponibilità verso l'Europa». Tra questi Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma e fondatore del neonato Forum per l'Indipendenza Italiana, che dopo aver già preso nei giorni scorsi le difese del generale (pur precisando che non tutto quello che ha scritto nel suo libro «è condivisibile e appropriato») ieri ha ravvisato una sorta di regia dietro agli attacchi destinati a Vannacci. «Dietro c'è l'enorme tragedia dell'uranio impoverito» ha spiegato lanciando la sua accusa. «Il generale ha avuto il grande merito di essere l'unico ufficiale comandante che ha accusato i propri superiori gerarchici di aver nascosto le conseguenze dell'esposizione dei nostri soldati alle contaminazioni da uranio impoverito in Serbia e in Iraq». Un'altra faccia della stessa polemica che, in attesa che a settembre si riunisca la commissione disciplinare militare che dovrà esprimersi sul suo caso, Vannacci sembra determinato a non lasciar calare. A partire non da Ceglie Messapica domenica sera ma dalla prima presentazione ufficiale che, salvo ripensamenti, si terrà il 9 settembre in Versilia.
 

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