Sicurezza sul lavoro, in arrivo la stretta nel dl Pnrr: multe più salate e patente a punti estesa in altri settori

Verso l’aggravio per le violazioni sulla sicurezza: fino al 10% del valore dei lavori

Sicurezza sul lavoro, in arrivo la stretta nel dl Pnrr: multe più salate e patente a punti estesa in altri settori
di Francesco Malfetano
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Venerdì 12 Aprile 2024, 07:00

Il governo rilancia sulla sicurezza sul lavoro. In attesa dell’entrata in vigore della cosiddetta “patente di sicurezza” a partire dal primo ottobre, il ministero è infatti pronto ad estendere il meccanismo oltre i cantieri edili per cui è stato originariamente concepito.

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Il piano

A dettare la linea, in un emendamento al Dl Pnrr ieri al vaglio commissione Bilancio della Camera ma momentaneamente accantonato per ulteriori verifiche (una nuova riunione si terrà in mattinata dopo un passaggio con il Mef), è la ministra Marina Elvira Calderone.

La titolare del lavoro e delle politiche sociali punta non solo a rivedere il funzionamento del sistema a crediti progettato per incentivare le pratiche di lavoro sicuro e ridurre gli incidenti nei cantieri, quanto mette appunto nero su bianco l’ipotesi di una sua estensione («Le disposizioni possono essere estese ad altri ambiti di attività individuati con decreto del Ministro») e innalza le sanzioni minime che possono essere comminate dall’ispettorato sul Lavoro, alzandole dall’originaria «sanzione amministrative compresa tra 6 e 12 mila euro» ad una sanzione «pari al 10 per cento del valore dei lavori e, comunque, non inferiore a euro 6mila».

L'impatto

L’apertura a nuovi settori però, come ha spiegato Calderone nel corso del suo intervento, non deve far pensare ad un’iniziale avvio al “ribasso” concepito dall’esecutivo. «Non è che parliamo di un settore (l’edilizia ndr) che ha poche imprese ne ha circa 2 milioni iscritte alle Camere di commercio, e anzi, proprio il settore dell'edilizia, anche per gli effetti del “superbonus”, ha avuto una crescita esponenziale, soprattutto in avanti». E quindi «Il governo non ha fatto alcun passo indietro sul pacchetto sicurezza sul lavoro e patente a crediti, ma tre passi in avanti» ha continuato.

D’altro canto la commissione Bilancio di Montecitorio dovrebbe concludere l'esame del Dl Pnrr questa mattina, puntando ad assegnare il mandato ai relatori a riferire in Aula entro le 13. La Camera avvierà quindi la discussione generale sul provvedimento lunedì mattina e nel primo pomeriggio verrà posta, secondo quanto si apprende, la questione di fiducia. Il via libera per il Senato è previsto il mercoledì successivo, in vista della termine per la conversione in legge fissato al primo maggio.

I punti

I punti rimasti da dirimere riguardano soprattutto i crediti da scalare ad imprese e lavoratori autonomi dal monte di 30 di cui ognuno dispone (con soli 15 non si può accedere a contratti pubblici). Secondo l’opposizione alcuni di questi sarebbero troppo «blandi» e, quindi, andrebbero riformulati. Ad esempio si chiede un intervento più marcato nei casi in cui vi sia una «malattia professionale derivante dalla violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni». Secondo la bozza visionata dal Messaggero la proposta di partenza era di 10 punti, ma si potrebbe ora arrivare a 15. Così come potrebbero essere innalzati dagli 8 attuali i crediti in caso d’infortunio che causa un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale. Idem per i vari casi di «mancata valutazione dei rischi» (biologici, derivanti dal ritrovamento di ordigni bellici, di annegamento, per lavori sotterranei o l’impiego di esplosivo).

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