Il più felice di tutti stamane è Matteo Salvini. Non fa che gongolare per il trionfo di Boris Johnson. E «Go, Boris, go!», di questo tenore i tweet del capo leghista. Oppure: «Bellissimo l’esercizio democratico delle elezioni inglesi, speriamo di poterlo ripetere presto anche in Italia, non potranno evitarlo per sempre e la volontà del popolo, prima o poi, arriva». Incontenibile Salvini. E ancora lui: «Secondo alcuni sondaggi era un testa a testa, la sinistra sta recuperando, e cose così. Vi ricorda qualcosa? E invece... stravince Boris!».
Sondaggio Index: Lega-FdI-Fi al 48,7%. Testa a testa Salvini-Conte
Dal suo punto di vista fa bene a gioire il leader lumbard. Perché non c’è vittoria del sovranismo che sia più netta e più chiara di questa. Ai piani alti della Lega, nell’estasi e nell’entusiasmo, si dà una lettura anche culturale della vicenda inglese che secondo loro parla molto all’Italia. Questa ad occhi leghisti non è la sconfitta della democrazia, sarebbe assurdo dirlo davanti a un voto popolare come fanno i liberal e il mainstream, quanto la ribellione degli uomini liberi, di coloro che già con le solenni parole pronunciate in Parlamento da Edmund Burke duecento e passa anni fa si ribellarono ai processi razionalizzatori e imposti dall’alto dall’esprit gèometrique degli illuministi d’Oltralpe. Sì, sono così contenti gli uomini di Salvini che addirittura scomodano Burke per Boris e, in prospettiva, per il Capitano.
Salvini in estasi per il trionfo di Johnson: «Sondaggi davano il Labour in recupero, vi ricorda qualcosa?»
di Mario Ajello
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Venerdì 13 Dicembre 2019, 12:52 - Ultimo aggiornamento: 12:53
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