Il ruolo dell'Italia nel Mediterraneo e il piano Mattei alla festa dei giovani di Fratelli d'Italia

A Fenix, l'evento organizzato da Gioventù Nazionale, dialogano sul palco Edmondo Cirielli, Tommaso Foti e Isabella Rauti: al centro le prospettive del governo Meloni nei rapporti con i paesi al di là del mare

Il ruolo dell'Italia nel Mediterraneo e il piano Mattei alla festa dei giovani di Fratelli d'Italia
di Luca Pulejo
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Venerdì 30 Giugno 2023, 15:52 - Ultimo aggiornamento: 15:54

Il ruolo dell'Italia nel Mediterraneo e il piano Mattei lanciato dal governo Meloni sono i temi al centro del primo incontro del mattino di Fenix, la kermesse organizzata da Gioventù Nazionale (il movimento giovanile di Fratelli d'Italia) al laghetto dell'Eur. Un dialogo che è servito soprattutto ad inquadrare quali sono le prospettive dell'esecutivo con i paesi al di là del mare.
Per Edmondo Cirielli, il tema è innanzitutto quello di affermare qual è stato il nostro rapporto con i paesi dell'area mediterranea. «Sia nel periodo pre-fascismo sia durante il fascismo, il governo italiano, l’Italia nei suoi cento anni di colonie in Africa ha costruito e realizzato. Noi non siamo per natura gente che va a depredare e a rubare al prossimo», ha detto il viceministro degli Esteri, aggiungendo: «Noi invece abbiamo una cultura civilizzatrice. L’Africa è una nazione di materie prime, noi come europei abbiamo sempre preso e vogliamo continuare a prendere». 

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Tommaso Foti si è poi concentrato sul Piano Mattei, il progetto del governo per rendere l'Italia diventare hub energetico del Mediterraneo e dedicato al presidente di Eni morto nel 1962: «Dobbiamo portare lì gli aiuti che servono senza pensare di poter portare l'Africa in Italia» e in questo senso «il Piano Mattei è proprio nella linea di cui si diceva». Il capogruppo FdI alla Camera ha poi aggiunto: «Oggi ci contestano tutti questi sbarchi, ma se saltano tutte le frontiere degli Stati che danno sul Mediterraneo e noi siamo il primo porto naturale, è normale che queste persone hanno come primo punto d'arrivo l'Italia, perché l'Italia è vista in modo diverso dalla Francia o dalla Spagna, perché l'intervento italiano in Africa fu anche fatto di strade o ponti».

Quello che serve, però, è un'inversione di prospettiva, ha poi concluso il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, in quanto «l'Italia si è percepita per anni come una "patria senza mare"», mentre il governo Meloni «ribadisce il suo ruolo importante nel Mediterraneo, di hub strategico per l'energia, con l'orgoglio di essere una nazione che
difende il suo interesse nazionale, nell'ambito di una cornice di cooperazione internazionale».

 

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