Meloni in Giappone. Navi, aerei, il G7 e l'incognita Taiwan: i dossier sul tavolo

Un'intesa che continua a saldarsi su tanti fronti

Meloni in Giappone. Navi, aerei, il G7 e l'incognita Taiwan: i dossier sul tavolo
di Francesco Bechis
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Sabato 3 Febbraio 2024, 19:07

Appuntamento al Kantei, il palazzo del primo ministro a Tokyo, lunedì alle 18.30 (11.30 italiane). Giorgia Meloni e Fumio Kishida si rivedranno e salteranno i convenevoli: è il quarto vis-a-vis tra la timoniera del governo italiano e il premier giapponese uniti ormai da un certo feeling. Un'intesa che continua a saldarsi su tanti fronti - commercio, difesa, diplomazia - e torna a farlo con un'occasione speciale: il passaggio di consegne alla guida del G7, il tavolo dei grandi d'Occidente quest'anno apparecchiato dal governo italiano con un summit in Puglia, a Borgo Egnazia.

La missione

Dopo un iniziale tentennamento, Meloni ha infine deciso di sorvolare l'Oceano fino al Giappone (viaggio lunghissimo da quando è iniziata la guerra in Ucraina, perché dallo spazio aereo russo non si può più passare) per tagliare il nastro del G7 italiano e rimettere testa ai tanti dossier bilaterali. Spicca la cooperazione nella Difesa con il Global Combat Air Programme (Gcap), l'accordo siglato da Italia, Giappone e Regno Unito lo scorso anno per sviluppare un programma di jet da combattimento di sesta generazione. E sostituire così la flotta degli Eurofighter Typhoon con il Tempest, caccia multiruolo supersonico e stealth (invisibile ai radar).

Poi ancora, sul tavolo: la cooperazione in progetti sull'idrogeno verde così come nel mercato dei semiconduttori. Piatto ricco, insomma. Se Meloni mette migliaia di chilometri fra sé e le sue incombenze a Roma - il premierato, le regionali in arrivo, la rivolta degli agricoltori - non è però per un semplice bilaterale con Kishida. Il G7, si diceva, gioca un ruolo chiave nella Meloni diplomacy dei prossimi mesi e infatti è atteso un viaggio della presidente del Consiglio anche in Canada, mentre si prepara dietro le quinte il ritorno a Kiev.

Il passaggio di consegne alla guida del gruppo dei sette non è solo una formalità.

La sfida del G7

Diverse sono infatti le agende tra i due vertici, distanziati da un anno ricco di stravolgimenti sullo scenario internazionale. Come la guerra israelo-palestinese e i suoi effetti collaterali dall'Iran al Mar Rosso che possono riscrivere gli equilibri in quel quadrante. Un anno fa, il G7 era andato in scena a Hiroshima, nella città simbolo dell'olocausto nucleare. I riflettori puntati sulla guerra in Est-Europa, quando ancora la controffensiva ucraina suscitava speranze e attese in Occidente. Oggi la crisi ucraina, nel G7 italiano, deve far spazio al caos in Medio Oriente e alla polveriera del Mediterraneo con il blocco dei traffici. Anche di questo si occuperà il G7.

L'incognita Taiwan

Poi c'è il nodo Taiwan, che inevitabilmente entrerà nelle discussioni tra Meloni e Kishida a Tokyo. Le elezioni presidenziali nell'isola autonomista, chiuse con la vittoria del progressista Lai Ching-Te, il candidato meno vicino a Pechino, non hanno innescato la temuta escalation. Tuttavia la tensione resta alta. Sicché anche l'Italia, rassicurerà Meloni, vorrà fare la sua parte per mantenere sotto il livello di guardia la tensione nell'Indo-Pacifico.

Passa anzitutto dall'impegno militare il pivot asiatico del governo Meloni: per giugno è previsto l'arrivo della portaerei Cavour, la nave ammiraglia della Marina Italiana, nelle acque intorno allo Stretto di Taiwan, all'interno di un'operazione per garantire la "libertà di navigazione". Si aggiunge poi la partecipazione italiana alla Rimpac (Rim of the Pacific) del 2024, la più grande esercitazione navale al mondo nelle acque del Pacifico, a guida statunitense.

Si parlerà di Cina, certo, nel vertice Meloni-Kishida ed è facile immaginare che l'uscita del governo italiano dalla nuova Via della Seta, ufficializzata con una nota diplomatica a fine anno, possa facilitare una convergenza sul dossier con il più grande rivale cinese in Asia. 

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