Una medaglia alla resistenza ucraina: l'iniziativa del governo e Poste a due anni dalla guerra

Una medaglia alla resistenza ucraina: l'iniziativa del governo e Poste a due anni dalla guerra
di Francesco Bechis
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Giovedì 22 Febbraio 2024, 13:11 - Ultimo aggiornamento: 17:59

Il Tryzub, il tridente bizantino simbolo e orgoglio dell'Ucraina, campeggia al centro, inciso nel bronzo dai ragazzi della scuola d'arte dell'Istituto poligrafico. Una medaglia per ricordare due anni di resistenza ucraina contro l'aggressione russa. E raccogliere soldi per l'ospedale pediatrico St Nicholas di Leopoli, la città al confine occidentale anch'essa presa di mira dai bombardamenti russi.

L'iniziativa

Passa anche da qui il sostegno dell'Italia a Kiev quando si avvicina il secondo anniversario dell'invasione russa. Dall'iniziativa lanciata oggi a Palazzo Chigi insieme alla Zecca dello Stato e Poste italiane: un altro segno della vicinanza italiana alla resistenza mentre la stanchezza dell'Occidente inizia a mordere l'opinione pubblica. "Daremo anima e corpo per la nostra libertà": così recita un passaggio dell'inno nazionale ucraino cantato nelle città e in trincea dai soldati, inciso ora sulla medaglia commemorativa italiana.

Niente spot, ma un gesto concreto per alleviare il dolore del popolo ucraino reduce da due anni di massacri e bombardamenti. La medaglia commemorativa, che sul fronte ha incisa Berehynia, la stele dedicata all'indipendenza ucraina nel centro di Piazza Maidan, sosterrà il centro di riabilitazione Unbroken Kids, che a Leopoli cura i bambini mutilati e gravemente feriti dai missili e le bombe russe. "E' impossibile immaginare dei bambini che scappano dai bombardamenti sulle stazioni, una madre dilaniata in pezzi mentre cammina nel centro della città", racconta con voce spezzata, commossa la responsabile del fund-raising dell'associazione Nadiia Khytra.

Il premio

Le medaglie - il disegno è stato realizzato da due ragazze, Giada Reale e Arianna Persiani - saranno in vendita da sabato 24: l'obiettivo, spiega il presidente dell'Istituto Paolo Perrone, è produrre almeno 7800 pezzi per raccogliere mezzo milione di euro. Dei 150 euro a cui sarà venduta la medaglia, 65, l'intero margine del Poligrafico, saranno devoluti all'ospedale, aggiunge Perrone, "l'idea era dare un messaggio di solidarietà al popolo ucraino che da due anni combattere in difesa della nostra libertà, del diritto di vivere in uno Stato demografico".

Il cimelio in bronzo sarà disponibile all'acquisto nelle piccole come nelle grandi città italiane grazie alla rete di distribuzione capillare di Poste Italiane.  "Abbiamo quasi 13mila uffici nel Paese, a cui si aggiungono i nostri spazi di filatelia", commenta la presidente di Poste Silvia Maria Rovere dalla sala polifunzionale di Palazzo Chigi.

Presenti tra le prime fila diverse autorità. Il sottosegretario di Stato a Palazzo Chigi Giovanbattista Fazzolari, da sempre ferreo nel sostegno alla causa ucraina. Ma anche testimoni reali della tragedia ucraina.

Gli appelli

Fra loro una delegazione di bambini dell'orfanotrofio di Kharkiv, indossano felpe gialle e blu. E ancora, la schermidrice e Oro olimpico Olga Charlan, icona dello sport ucraino finita al centro delle cronache per la sospensione del Comitato olimpico internazionale (Coi) dopo che si è rifiutata di stringere la mano a un'avversaria russa (ma a Parigi 2024, alle Olimpiadi, sarà di nuovo in pedana, annuncia). Da uno schermo ecco apparire un'altra leggenda dello sport ucraino: Sheva Shevchenko, Pallone d'Oro e bandiera del Milan, a Kiev come consigliere del presidente Zelensky. "Ho giocato molte partite, ma questa è la più difficile - confessa in un videomessaggio - è bello pensare che tanti ucraini sono aiutati dalla vicinanza italiana, Slava Ukraini!". In sala c'è anche Edoardo Bennato, che all'Ucraina ha dedicato una nuova canzone - "Non c'è tempo per pensare" - "Da ragazzino ero ottimista sul destino della famiglia umana sul pianeta, questa guerra mi ha fatto ricredere".

In sala ricevono la medaglia commemorativa volti noti della tv, del giornalismo e dello spettacolo. Il reporter di guerra Fausto Biloslavo insieme ai colleghi collegati dall'Ucraina, Ilario Piagnerelli di Rai news e Lorenzo Cremonesi del Corriere, in Donbass. E poi ancora Massimo Giletti, volato in Ucraina, a Odessa, nelle prime settimane della guerra. Insieme ad Elena Testi e Gabriella Simoni, l'étoile Eleonora Abbagnato. C'è anche Yeva Sai, l'attrice-rivelazione della serie ormai cult Mare Fuori, dove interpreta Alina, la giovane ucraina ammutolita dal trauma di un passato famigliare drammatico.

Lei, l'attrice ventenne, è originaria di Leopoli e ora che è a Milano pensa alla sua famiglia rimasta lì, al confine dell'Europa. "Sono arrivata qui, anche io, senza voce, non ero nessuno. Ora il lavoro di attrice mi permette di parlare così giovane dei problemi del mondo in cui viviamo".

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