Morisi: «I like per Conte sui social? Di sinistra, mi sembra Fini»

Salvini e Morisi
di Simone Canettieri
2 Minuti di Lettura
Giovedì 22 Agosto 2019, 10:58 - Ultimo aggiornamento: 13:44

«Io genietto? Sono sopravvalutato, dai». Luca Morisi è il domatore della Bestia, la macchina della propaganda social di Matteo Salvini, il Capitano (soprannome coniato proprio da questo mantovano di 46 anni, laureato in Filosofia). «È vero: Matteo nei giorni della crisi ha perso sui social, ma ora stiamo risalendo», ammette Morisi di passaggio alla Camera. Anticipando la domanda successiva.

LEGGI ANCHE Meloni: Fdi per voto subito, chi fino a ieri si insultava non potrà governare insieme a lungo

«Conte - continua - ha fatto un incredibile exploit su Facebook e Instagram negli ultimi giorni perché prende i like di quella di sinistra». Ricorda un po' il Gianfranco Fini che fronteggiò Berlusconi? «In parte sì, ma ha sempre volato alto e soprattutto non ha un profilo politico: piace alle casalinghe». Intorno alla Bestia girano miti, veleni e forse fatti verosimili. Per esempio quanto costa? «Non è vero che la Bestia per andare avanti abbia bisogno di chissà quanti soldi e né che usiamo i bot russi (falsi profili sui social network che fungono da moltiplicatori per Salvini e orientano l'opinione pubblica-ndr).

Morisi ha la faccia da bambino e lo sguardo un po' luciferino, da genietto del male come lo chiamano nel Carroccio. «La verità è che Matteo Renzi è ossessionato dalla Bestia. Fondi russi per alimentarla? Ma figuriamoci, ma quando mai. Queste sono ossessioni».

Ora per Salvini inizia la traversata nel deserto: sarà dura la propaganda sui social senza la rampa di lancio del Viminale? «Macché, non abbiamo paura di andare all'opposizione. Ricordo che abbiamo preso la Lega quando era al 3%, figuriamoci se ci spaventa uscire dal governo». Intanto, il Capitano ha appena terminato un'intervista al Tg2, Morisi lo segue nei corridoi. Salvini getta lo sguardo sul Transatlantico vuoto con l'Aula chiusa: «Scusate ragazzi, ma dove si esce?»
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA