«I numeri indicano che sulle strade italiane si muore di più rispetto a 14 Stati europei: nel Vecchio Continente il rapporto vittime/milioni di abitanti è di 44,7, mentre in Italia nel 2021 il dato tocca quota 48,5 (era 40,2 nel 2020, ma pesavano anche le limitazioni causate dal Covid)». Lo scrive il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, sul sito del Ministero. «È necessario impegnarsi a fondo per invertire questo tragico fenomeno - ha aggiunto -, denunciato con autorevolezza anche dal Presidente della Repubblica in occasione del discorso di Capodanno».
«È altrettanto necessario informare, affinché fin da giovanissimi si acquisisca la giusta consapevolezza delle regole», ha detto ancora Salvini, spiegando che «il Mit promuove ogni anno campagne sulla sicurezza stradale.
Regole
«Immaginiamo regole più efficaci e severe - ha proseguito Salvini -, soprattutto per chi causa incidenti gravi sotto effetto di alcol e o droga, ma anche maggiori controlli e un miglior approccio all'educazione stradale nelle scuole. Senza dimenticare, ovviamente, l'esigenza di rendere più sicure e moderne le infrastrutture: una semplice buca, a volte, può risultare fatale». Il ministro ricorda che «abbiamo liberato risorse ingenti (4,55 miliardi solo per opere Anas da Nord a Sud) e che »abbiamo già erogato 13,5 milioni a favore dei 14 Comuni italiani che hanno registrato il dato peggiore rispetto alla sicurezza dei pedoni«. »Ho molta fiducia nel nuovo codice degli appalti - ha aggiunto Salvini -, affinché possano essere ridotti i tempi di intervento per realizzare opere nell'interesse dei cittadini. «Da Vicepremier e Ministro farò tutto il possibile per garantire ai cittadini una mobilità sempre più sicura - ha concluso Salvini -. Lo dobbiamo a noi stessi, ma soprattutto ai nostri figli e nipoti».