La data del 15 giugno appare come la più probabile - ma è bene essere prudentissimi - per il riavvio delle feste di matrimonio (e quindi anche per le cresime e le comunioni). Nei prossimi giorni il Comitato tecnico scientifico dovrebbe pronunciarsi e comunque tutto dipenderà dai dati dei contagi e dei ricoveri che ultimamente sono positivi grazie anche al buon andamento della campagna di vaccinazione che ha protetto la gran parte degli ultraottantenni.
Matrimoni, riaperture, piscine, ristoranti, coprifuoco: come (e quando) si tornerà alla normalità
La data sicura - Gli operatori del settore ma soprattutto le coppie e le famiglie che devono programmare un matrimonio sono sulle spine.
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Il protocollo - Intanto sempre gli operatori del comparto hanno messo a punto un protocollo per le riaperture che già da fine aprile è stato accettato dalla Conferenza delle Regioni. In questo documento si fissano regole piuttosto severe per consentire alle feste di avere lungo senza mettere a rischio la salute dei partecipanti, per esempio restano limitati i buffet (dovrà essere il personale a servire) , la distanza fra i tavoli è doppia rispetto a quella prevista dai ristoranti e anche della nomina di un Covid-manager ovvero di una persona responsabile del rispetto delle regole. Ma andiamo con ordine.
Le regole per gli invitati - I partecipanti al banchetto dovranno firmare un documento che conferma che non hanno avuto contatti con positivi o presunti positivi nelle due settimane; dovranno farsi misurare la temperatura all'ingresso dei locali e i loro abiti, se lasciati in guardaroba, dovranno essere protetti in un involucro di plastica. L'uso della mascherina dovrà essere rispettato scrupolosamente al chiuso.
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Il Covid manager - Dopo che la festa sarà terminata, occorrerà conservare l’elenco di tutti i partecipanti per 14 giorni, in caso si verificassero delle positività al virus, così da poter tracciare tutti i presenti. E qui entra in campo il Covid manager,scelto tra i dipendenti del locale dove si svolge la festa che dovrà far rispettare le regole evitando soprattutto la formazione di assembramenti ovvero che ai tavoli o vicini ad esso si formino gruppi di porsone superiroi al numero che sarà fissato dal Comitato tecnico scientifico. Su questo punto probabilmente scatterà una norma importante: ogni 50 ospiti ci sarà un dipendente del locale che dovrà controllare che rispettino le regole.
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— Il Messaggero (@ilmessaggeroit) May 11, 2021
Uso della mascherina - Probabilmente andrà usata - tranne quando si mangia - tutte le volte che non sarà possibile rispettare la distanza minima di un metro. E' per questo motivo che sarà preferibile far svolgere le feste all'aperto o comunque in locali arieggiati o in possesso di impianti che purificano l'aria ma in modo certificato. I fotografi dovranno avere la mascherina a meno che non siano distanziati da sposi e ospiti.
I tavoli - Dalle regole sui tavoli dipenderà la quantità di invitati che si protanno coinvolgere. La distanza minima tra i tavoli, considerando lo spazio occupato dalle sedie, deve essere di almeno 2 metri. Tra le sedie contrapposte dovrà esserci una distanza di almeno un metro, tranne che per i soggetti conviventi.
Le bomboniere - Non dovranno circolare sui tavoli. Dovrebbero essere gli sposi a darle agli invitati dopo essersi igienizzati le mani.
La musica - Se dovesse essere prevista la presenza di musicisti essi dovranno stare ad almeno 3 metri dagli invitati e eventuali microfoni dovranno essere igienizzati se dovessero essere usati da più persone. I balli dovrebbero essere consentiti solo all'esterno ma su questo punto è bene attendere le disposizioni del Comitato Tecnico Scientifico.
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