Dal Quirinale si conferma però che «permangono le riserve a suo tempo espresse su Minenna» e che naturalmente una valutazione del capo dello Stato avverrà quando un nome sarà formalmente ufficializzato al Quirinale. Che, come è noto, ha l'ultima parola con la firma della nomina. Le perplessità che si registrano nella politica sul nome di Minenna non si concentrano sul curriculum, ma sul fatto che sia un dirigente Consob e non un esterno, il che darebbe maggiori garanzie di indipendenza.
Dalla Lega trapela che un possibile nome alternativo gradito sarebbe quello di Donato Masciandaro, docente della Bocconi. A rendere più teso il quadro un'interrogazione al governo presentata da Lannutti su un potenziale conflitto di interessi di Anna Genovese, commissario Consob e presidente vicario dopo le dimissioni del presidente Mario Nava a metà settembre. Nella conferenza stampa di fine anno, il 28 dicembre, Giuseppe Conte aveva detto che per la nomina del capo di Consob si sarebbe «avviato l'iter nelle prossime settimane». Ma il premier, nell'assumersi la responsabilità del ritardo sul dossier, forse non presagiva le difficoltà che si profilavano. Già erano trapelate le forti perplessità di Sergio Mattarella su Minenna. La Lega, già divisa sul professore pugliese, sembrava aver bloccato la nomina, che avrebbe dovuto uscire dal prossimo Consiglio dei ministri. Invece luce verde da Salvini.
Minenna, 47 anni, assessore al Bilancio nei primi mesi della Giunta Raggi a Roma, poi dimissionario, é sempre stato la prima scelta del M5S.
Sul versante leghista si sa invece della contrarietà del sottosegretario Giancarlo Giorgetti. Nello scontro si inserisce l'interrogazione di Lannutti per sapere «se il governo sia a conoscenza» del fatto che la presidente vicario Genovese «partecipa ad istruttoria e redazione di provvedimenti e procedimenti patrocinati dallo studio Legale Zoppini, e se ciò non configura un intreccio incestuoso - si legge nel testo - nelle controversie affidate allo studio legale, lesive del pubblico interesse». E non manca il gossip. La deputata M5S e presidente della Commissione Finanze della Camera Carla Ruocco ha deciso di querelare la collega del Pd Alessia Morani «che sostiene che io sia fidanzata col Professor Minenna, circostanza non vera».
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