Turetta, i genitori di Filippo rifiutano l'aiuto dei servizi sociali (ma sono seguiti). Assenti ai funerali, sono sempre più provati

Ieri Padova si è fermata per l'addio a Giulia, ma negli uffici dei pm di Venezia e degli investigatori si è continuato a lavorare

Turetta, i genitori non vanno ai funerali di Giulia. «Sono sempre più provati, hanno bisogno di tranquillità»
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Mercoledì 6 Dicembre 2023, 07:43 - Ultimo aggiornamento: 13:15

I genitori di Filippo Turetta non hanno partecipato ai funerali di Giulia Cecchettin che si sono svolti ieri nella basilica di Santa Giustina. Come lui, che si vociferava in un primo momento potesse guardare in tv l'ultimo addio alla sua ex fidanzata, in realtà non ha potuto vedere nulla: «gli hanno tolto giornali e tv per preservarlo». Lo riporta il Gazzettino, spiegando che ai funerali era presente Marco Rigato, il sindaco di Torreglia, città dell'assassino di Giulia. 

Filippo Turetta, come stanno i genitori

Nicola ed Elisabetta Turetta «hanno bisogno di tranquillità - ha detto - Più passa il tempo e più realizzano mentalmente quanto è accaduto.

Sono sempre più provati, sempre più ogni giorno che passa rispetto al precedente. Non li sento da giovedì scorso - ha aggiunto il sindaco - quando non era ancora stata stabilita la data dei funerali e non avevano visto il loro figlio in carcere». Filippo è in carcere a Montorio Veronese per l'omicidio. «Ho offerto l'ausilio dei servizi sociali - sottolinea - ma non hanno voluto, sono già seguiti da altri, Filippo compreso». Rigato non sa se in previsione dei funerali di Giulia ci sia stato un contatto tra le due famiglie. 

L'inchiesta

Ieri Padova si è fermata per l'addio a Giulia, ma negli uffici dei pm di Venezia e degli investigatori si è continuato a lavorare: sui prossimi step che aiuteranno a scrivere la verità sul femminicidio della ragazza di Vigonovo e sulla figura di Filippo Turetta, l'ex fidanzato reo confesso dell'omicidio, in carcere dal 25 novembre a Verona dopo essere stato estradato dalla Germania. Dopo l'interrogatorio di garanzia davanti alla gip Donatella Vetuli e quello investigativo del pm Andrea Petroni, titolare del fascicolo per omicidio volontario e sequestro di persona, per aggiungere nuove tessere alle indagini si attende soprattutto l'arrivo in Italia della Fiat Punto nera di Filippo, sotto custodia della polizia tedesca da sabato 18 novembre, quando la fuga si è conclusa su un'autostrada vicino a Lipsia.

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