Santo del giorno oggi 12 marzo: Don Orione, il prete che diede un futuro a Ignazio Silone e ad altre migliaia di orfani in tutto il mondo

Morì nel 1940, nel 2006 venne proclamato santo da papa Benedetto XVI

Santo del giorno oggi 12 marzo: Don Orione, il prete che diede un futuro a Ignazio Silone e ad altre migliaia di orfani in tutto il mondo
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Domenica 12 Marzo 2023, 10:45 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 11:47

Santo del giorno oggi 12 marzo: Don Orione. Figlio di uno "stradino" che non accettava ingiustizie e di una "spigolatrice" che non aveva ugualmente potuto studiare e devotissima alla Chiesa, Orione era il quarto bambino nato (1872)  in una famiglia con ben pochi mezzi  a Pontecurone in provincia di Alessandria. A 14 anni va a Torino da Don Bosco e in un triennio termina il ginnasio. Poi passa al suo seminario diocesano di Tortona, e quando viene ordinato sacerdote (1895) ha già fondato un oratorio e il primo collegio per ragazzi poveri.

È l'inizio della «Piccola Opera della Divina Provvidenza», formata da preti, chierici e coadiutori che di divideranno poi tra i piccoli figli della divina provvidenza, le piccole suore missionarie della carità, gli eremiti di sant'Alberto, le figlie della Madonna della Guardia o sacramentane e i fratelli laici.

Le sacramentine e gli eremiti, due comunità contemplative, che accolgono anche i ciechi di solito rifiutati dagli istituti religiosi, sono il fiore all'occhiello di don Orione, e il motore di tutte le sue altre attività.

Alla prima Casa della provvidenza se ne affiancò un'altra e un'altra ancora. E poi asili, scuole professionali (gli artigianelli di Don Orione), centri giovanili, ospedali. Non solo in Italia ma anche in Sudamerica, dal Brasile all'Argentina, dove le condizioni dei bambini erano durissime.

Fin dall'inizio il sacerdote dovette difendersi da accuse che venivano anche dalla stessa Chiesa: era accusato di indebitarsi per realizzare quella catena di strutture per dare un futuro ai giovani, ma lui tirava dritto. Arrivò a predicare, per provocazione,  il diritto dei poveri di derubare i ricchi. Guadagnò molte simpatie anche fra i socialisti.

Importante anche l'aiuto che il sacerdote diede ai messinesi dopo il terremoto disastroso del 1908: un ecatombe che costò la vita ad almeno 75mila persone. Solo in quell'occasione accolse duemila bambini orfani nelle sue istituzioni. 

In campo anche nel terremoto della Marsica che causò 30mila morti: portò in salvo bambini con l'auto del re che non si oppose. Tra i minorenni accolti nelle sue case c'era anche un orfano Ignazio Silone. Lo scrittore dieci volte candidato al nobel per la Letturatura, una volta disse: «Sono affascinato da personaggi come don Orione e Trotskij: il primo non era il cristiano della domenica mattina; il secondo non era il rivoluzionario del sabato sera».

Nel marzo 1940, don Orione, in seguito a due attacchi di angina pectoris, viene portato nella Casa di Sanremo, dove muore il giorno 12. Il 26 ottobre 1988 Giovanni Paolo II lo proclama Beato durante il Sinodo dei vescovi. E nel 2006, sotto il pontificato di Benedetto XVI diventa Santo.

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