Paolo Rossi, il campione del Mundial e quel telefono che squilla ancora: «Pablito sei il mio eroe»

Federica Cappelleti, la moglie del campione del Mondiale in Spagna del 1982 ha scelto di tenere acceso il telefono del giocatore

Paolo Rossi, il campione del Mundial e quel telefono che squilla ancora: «Pablito sei il mio eroe»
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Giovedì 14 Luglio 2022, 14:38

Se ne è andato due anni fa ma il suo telefono continua a squillare: messaggi di affetto, fan, amici, ex compagni. Così Paolo Rossi, "Pablito" il campione del Mondiale di Spagna del 1982 non se ne è mai andato, e anche dopo la morte - avvenuta lo scorso 9 dicembre 2020 - continua a vivere nel ricordo e nella memoria dei tanti che continuano a indirizzargli i loro pensieri.

È stata la moglie Federica Cappelletti a scegliere di non spegnere l'Iphone dell'ex-giocatore, mantenendo un filo invisibile che continua a "tenerlo ancora con noi", come se non se ne fosse mai andato.

Chi scrive  o chiama sono principalmente tifosi, amici e conoscenti: «Sanno che dall’altra parte ci sono io ma per loro è come se ci fosse Paolo. Ed è bellissimo» racconta Federica. 

 

La storica vittoria del 1982 

Sono passati 40 anni dalla vittoria storica di una delle estati più belle del calcio italiano, quando la nazionale di Enzo Bearzot trionfò al Mundial di Barcellona e Paolo Rossi, diventato capocannoniere della nazionale, vinse anche il Pallone d'Oro. E il pensiero, proprio in questi giorni, non poteva che andare a lui: migliaia di tifosi portano ancora nel cuore la telecronaca di Nando Martellini che urla il suo nome nella tripletta firmata contro il Brasile che consegnò gli azzurri al trionfo.

Così in questi giorni il telefono squilla continuamente: «Grazie Paolo, rimani sempre il mio eroe». «Grazie di tutto e per quello che hai fatto». «Ciao campione». «Auguri per il tuo compleanno». Il suo nome è già leggenda, mito immortale entrato nella storia del calcio. Ma sono queste parole d'affetto in un telefono rimasto acceso a lanciare un ponte oltre il tempo, a ricordarci che non è vero che tutto finisce. 

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