Paola Perego festeggia 40 anni di carriera. Si ricorda tutto. Anche di essere stata fredda. E di essere stata criticata per questa sua freddezza in onda. «Per anni mi hanno detto che ero algida, distaccata... In realtà ero sotto psicofarmaci. E, all’epoca, non è che potessi dire: scusate, siccome ho preso il Tavor non riesco a manifestare le mie emozioni».
Gli attacchi di panico
Al Corriere della Sera ricorda di aver sofferto di attacchi di panico fin da adolescente. «I farmaci mi hanno consentito di avere una vita, ma era ovattata: ricordo il mio passato ma non le emozioni che provavo». Ora per fortuna ne è uscita: «È come tornare a respirare».
Paola ha cominciato a fare la modella senza sentirsi bella («Quella bella era mia sorella»).
Gli esordi
A chi deve dire grazie Paola Perego? «Il primo a credere in me è stato Marco Columbro. Mi chiamarono per fare la sigla di un suo programma, Autostop e alla fine di quella giornata mi chiese di condurre con lui. Aveva una pazienza infinita. È stato ilmio primomaestro e gli sarò grata per tutta la vita. Forse non ha avuto la carriera che meritava».
E Paola? «Per quello che ho saputo dare ho ricevuto il giusto. Con la consapevolezza di oggi, forse avrei potuto dare di più. Ma sono stata la prima a fare l’infotainment da non giornalista, prima donna a condurre un quiz, ho presentato progetti innovativi. Oggi sono convinta di essere molto brava a presentare. E poi nel fare interviste: mi appassiono».
Ballando con le Stelle
Se potesse rifarebbe La Talpa: «Fece il 60% di share su Italia 1. La gente mi chiede in continuazione di rifarlo, ma non dipende da me. Certo, vederlo presentato da altri sarebbe uno shock». Intanto è nel cast di Ballando con le stelle: «Ballando è un regalo che mi faccio, per celebrare quel “qui e ora” che mi sono anche tatuata sul braccio. Oggi vivo nel presente. E mi posso permettere di giocare con questo show: ci metto tutto il mio impegno, ma non devo dimostrare di essere una ballerina... Posso solo migliorare».
La storia con Presta
Capitolo amore. «Ormai sono passati 26 anni, ma all’inizio sentirmi dire, dopo tutta la gavetta: lavori perché c’è lui, Lucio Presta, faceva male». Paola Perego ha raccontato di aver subito delle molestie sul lavoro. «Al mio primo ingaggio da modella, a 16 anni, il responsabile mi dice: andiamo a letto? È stata la prima di una serie di molestie. Anni dopo un dirigente tv mi ha attaccata al muro: gli ho dato una ginocchiata e sbattuto la porta in faccia. Ho perso dei contratti per questo, ma ne vado fiera».