Nunzio Da Vià, morto alle Canarie l'architetto di fama internazionale: è stato travolto da un'onda anomala

Da Vià era appena entrato nell'acqua, davanti alla spiaggia di Cofete, una delle più isolate ed estese delle isole Canarie, a Fuerteventura,

Nunzio Da Vià, morto alle Canarie l'architetto di fama internazionale: è stato travolto da un'onda anomala
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Venerdì 13 Ottobre 2023, 06:32 - Ultimo aggiornamento: 06:36

È morto in vacanza. Probabilmente ingannato da un'onda anomala, mentre stava facendo il bagno nelle acque delle Canarie. Nunzio Da Vià, 64 anni, partito dal suo Cadore, si era affermato come architetto e designer di livello internazionale. Originario di Sottocastello, in provincia di Belluno, e titolare del Tecnostudio di Cortina aveva sviluppato la sua attività a livello europeo, e non solo.
Mercoledì della scorsa settimana, verso mezzogiorno, Da Vià era appena entrato nell'acqua, davanti alla spiaggia di Cofete, una delle più isolate ed estese delle isole Canarie, a Fuerteventura, dove si estende un parco naturale. L'ipotesi più probabile è che il professionista bellunese sia stato travolto da un'onda anomala e sia annegato in un attimo. Ma non è escluso che l'uomo abbia avuto un malore mentre si trovava in acqua. Quel che è certo è che quando la corrente l'ha riportato a riva, una ventina di secondi più tardi, il 64enne era già privo di conoscenza.
L'allarme è stato lanciato immediatamente al numero 112 del Centro di coordinamento emergenza e sicurezza Cecoes, ma per i soccorritori non è stato facile raggiungere il luogo della tragedia per il complicato accesso all'arenile, dove si arriva percorrendo una strada molto stretta, sterrata e priva di protezioni.

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I SOCCORSI

Giunte le ambulanze e i vigili del fuoco di Pájara, il medico legale non ha potuto che constatare il decesso. Da Vià, racconta chi lo conosceva, era un ottimo nuotatore, era in forma fisica. Eppure l'onda che lo ha travolto era di una forza tale da non lasciargli scampo.
Il cammino professionale dell'architetto era cominciato nella piccola frazione di Sottocastello, con il diploma conseguito all'istituto per geometri. Le sue competenze tecniche hanno poi incrociato la strada del Tecnostudio di Cortina, tra architettura, design e la progettazione di lussuosi interni, reinterpretando materiali e forme classiche, per dare un'idea "metropolitana" agli edifici. Portano la sua firma, con varie collaborazioni, progetti ad Anacapri, case nel contesto montano di Cortina, ma anche edifici a Mosca e Odessa. E la sua fama, nel frattempo, è andata ben oltre i confini del Cadore, e anche dell'Italia.

LA PASSIONE PER IL CALCIO

Ma la grande passione di Da Vià, oltre all'architettura e ai viaggi, era lo sport, in particolare il calcio, tanto da aver indossato per lungo tempo le scarpette con i tacchetti e la maglia di difensore centrale nel Calalzo, fino al campionato di Promozione. Alle Canarie, assieme a lui, per un periodo di ferie, era presente la moglie Grazia Baldessari. «Una persona di cui sapevi di poterti fidare», raccontano di lui gli amici. «Pieno di energia, uno spirito giovane che era riuscito ad arrivare ai livelli più alti nella sua attività. Viaggiava molto per lavoro, ma quando tornava tra la sua gente era quello di sempre».
R.
Pal.

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