Pappano in concerto alla Cavea, tra il pubblico anche Nanni Moretti

Pappano in concerto alla Cavea, tra il pubblico anche Nanni Moretti
di Lucilla Quaglia
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Giovedì 9 Luglio 2020, 21:38 - Ultimo aggiornamento: 10 Luglio, 00:02

Nanni Moretti è tra i molti che raggiungono la Cavea del Parco della Musica. Camicia a quadretti a maniche corte, mascherina bianca, sempre schivo, siede qualche posto dietro Milly Carlucci, in elegante tailleur gessato con stola bianca, al braccio del marito Angelo Donati, in impeccabile scuro. Anche la coppia si ripara dietro una mascherina chiara. La presenza del regista di “Bianca” rappresenta una delle rari apparizioni mondane del cineasta. Ancora più particolare perché post Covid. 

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Del resto quello che sfila è un parterre delle grandi occasioni per il primo concerto live, dopo il lockdown, dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano. Si apre il ciclo Beethoven Start, in sintonia con le celebrazioni che in tutto il mondo stanno rendendo omaggio al 250esimo anniversario della nascita del musicista renano. Man mano appaiono Bruno Vespa, in completo blu, il vice sindaco di Roma Luca Bergamo e poi Anna Addario e la conduttrice Serena Bortone. Nella lunga lista degli invitati si leggono i nomi di Gabriella Bassatne, in leopardato, Antonio Briguglio e Alessandra Siracusano, Federica Cerasi Tittarelli, in lungo estivo color prugna e ancora Donatella Flick, in giallo, Alice Goldet, il manager Philippe Foriel-Destezet. Posti prenotati per Francesco e Eleonora Musumeci, Jean Christophe Babin, Nicola e Gianni Bulgari, Jean Paul Troili, Anna Boccaccio e Innocenzo Cipolletta, Linda Lanzillotta con Franco Bassanini. Tutti accolti dal presidente di Santa Cecilia, Michele dall’Ongaro. Fanno il loro ingresso Aurelio Regina e Jose Dosal, rispettivamente presidente e amministratore delegato Fondazione Musica per Roma. Roberto D’Agostino al braccio della sua Anna Federici.

L'APPUNTAMENTO - In ottemperanza ai dispositivi di sicurezza l’appuntamento è sotto le stelle, nel suggestivo palcoscenico all’aperto dell’Auditorium Parco della Musica, con un programma che si apre con la Sinfonia n. 1 con la quale il giovane Ludwig affronta un genere musicale che vantava illustri precedenti in Haydn e Mozart: due giganti che al genere sinfonico avevano dato un’impronta ben definita. Applausi per la Sinfonia n.3, l’”Eroica”, che, con impeto, esprime sentimenti patriottici e rivoluzionari uniti all’ammirazione per la figura di un eroe in senso lato. 
In realtà la Sinfonia inizialmente era stata pensata da Beethoven come omaggio a Napoleone Bonaparte e agli ideali di libertà e uguaglianza espressi dalla Rivoluzione francese che egli aveva ispirato. Quando nel dicembre del 1804 il generale corso si auto proclama imperatore, la delusione per un gesto di ambizione personale impedisce a Beethoven di mantenere il destinatario della dedica che l’anno seguente viene mutata nella celebrazione di un eroe in senso astratto. 

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