Sergei Lavrov aveva rischiato di lasciare il Cremlino per la sua posizione contro la guerra in Ucraina. Poi, è tornato sui suoi passi, riaffermandosi come fedelissimo di Vladimir Putin e suo braccio destro. Il ministro degli Esteri russo, lunedì 6 giugno, è stato protagonista di un caso diplomatico: è stato costretto a cancellare un volo in Serbia (paese «amico» della Russia) a causa della no-fly zone imposta da diversi stati europei.
E parlando ai media è tornato a minacciare Ucraina e Europa. «La Russia è pronta a colpire territori ucraini più lontani dai propri confini quanto più potente sarà la portata delle nuove armi che Kiev riceverà dall'Occidente», ha detto.
Chi è Lavrov
Lavrov è tra i ministri più longevi di sempre. Ricopre la carica agli Esteri da ben 18 anni. Subentrato a Ivanov, quando Putin l'ha scelto per uno dei ministeri più importanti, il presidente degli Stati Uniti era George W. Bush. Da allora si è ritrovato a trattare prima con l'amministrazione di Obama, poi con quella di Trump e infine con quella di Biden. È conosciuto come "Mr. Niet" (Signor No).
Nato nel 1950, si è laureato in relazioni internazionali nel 1972 e ha cominciato la carriera politica molto giovane, ricoprendo diversi incarichi, tra cui quello di consigliere sovietico all'Onu. Tra il 1995 e il 2003 è stato eletto 7 volte presidente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Adesso gestisce i rapporti di Mosca con i Paesi esteri. È stato in Turchia per uno dei negoziati di pace con l'Ucraina, riportando il messaggio di Putin. È un appassionato di whisky e accanito fumatore. Ama lo sport: gioca spesso a calcio con gli amici ed è un grande tifoso dello Spartak Mosca. È sposato con Maria Lavrova, conosciuta ai tempi dell'università. Ha una figlia "segreta", avuta con l'amante storica Svetlana Polyakova.