Ilary Blasi, Isola addio: arriva Vladimir Luxuria. Ma Mediaset non la dimetica, Pier Silvio Berlusconi: «Non ci rinunciamo»

Ilary Blasi, Isola addio: arriva Vladimir Luxuria. Ma Mediaset non la dimetica, Pier Silvio Berlusconi: «Non ci rinunciamo»
di Marina Cappa
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Giovedì 1 Febbraio 2024, 07:14 - Ultimo aggiornamento: 08:28

Sarà Vladimir Luxuria a condurre la prossima edizione dell'Isola dei Famosi, su Canale 5, in arrivo primavera. Il colpo di scena lo ha annunciato direttamente Pier Silvio Berlusconi, ad di Mediaset, che ieri a Cologno Monzese è intervenuto a chiusura della presentazione "Innovazione Mediaset e la Tv del 2024". «Il mio desiderio», ha spiegato, «è evolvere il prodotto e vorrei farne un reality che, come il Grande fratello, abbia concorrenti noti e altri no, dove al centro ci siano le storie. Luxuria lavora con noi da anni, l'Isola l'ha vinta, ne è stata inviata e opinionista. E adesso conduttrice». E soprattutto prenderà il posto di Ilary Blasi che comunque, dice Berlusconi, «È un volto di Canale 5 cui non rinunciamo, ci piace iniziare a lavorare con lei a una nuova fase di carriera legata all'intrattenimento». Per la showgirl la notizia arriva proprio all'indomani della pubblicazione del suo libro, Che stupida (Mondadori), in cui ripercorre la burrascosa separazione dal marito, l'ex capitano della Roma, Francesco Totti. Una vicenda a cui aveva dedicato anche la docuserie Netflix Unica. Ma, seppure tra qualche mese, Berlusconi non esclude il suo ritorno in tv: «In estate dovrebbe condurre Battiti Live su Canale 5».

A Mediaset non ci sarà invece Amadeus, come si mormorava in questi giorni: «Non c'è nessuna offerta, è un pezzo importantissimo della Rai e fa un grande lavoro su Sanremo, ma non abbiamo mai parlato di un suo arrivo».

E Paolo Bonolis? «Il suo contratto sta scadendo ma l'anno prossimo ci sarà una nuova edizione di Avanti un altro! e lui sa che siamo aperti a ogni tipo di contenuto, seconda o prima serata che sia». Bianca Berlinguer: «In prime time va benissimo, e credo che l'alternanza in access fra lei e Nicola Porro sia un arricchimento per il pubblico».

IL SORPASSO

Parlando invece di se stesso, e commentando la ripetuta ipotesi di un suo ingresso in politica, Berlusconi è chiaro: «La mia posizione non è cambiata. Penso e spero che Forza Italia possa fare un buon lavoro, Tajani è la persona giusta, con una leadership basata sulla serietà. Non si tratta di sostituire la leadership di mio padre, che è impossibile, ma di gettare le condizioni per una squadra che porti avanti ciò che papà ha creato. Una squadra che già oggi ha esponenti di esperienza e va arricchita con presenze giovani». Tanti sono i temi discussi durante la presentazione, che i numeri con cui il gruppo festeggia il primo anno di sorpasso sulla Rai, sono rimasti quasi in secondo piano. Numeri significativi, con quote del digitale sempre crescenti. Mentre la Tv tradizionale ha un leggero calo infatti, sommando le audience di smartphone, smartTv, Internet il risultato è un +1,4% nella media annuale. La scelta che a questo punto sembra più interessante è quella crossmediale: incrociare le uscite sui diversi media, che così si rafforzano l'un l'altro.

I NUMERI

È il caso di Viola come il mare: la fiction nata per Canale 5 è passata poi su Infinity, mentre la seconda stagione dovrebbe partire sul digitale e dopo andare su Italia 1. «La nostra vera forza è l'incrocio, senza avere intenzione di competere con le grandi piattaforme. Loro sono globali e fanno investimenti folli, noi però abbiamo il vantaggio di un prodotto molto caldo, fatto su misura per il pubblico italiano». Nella contaminazione di mezzi, spuntano di nuovo i numeri. Conteggiando, oltre alle reti in chiaro e al digitale, anche le radio che fanno parte del gruppo e la carta, Mediaset raggiunge ogni settimana 91 milioni di individui (il 95% della popolazione adulta), mentre Rai si assesta sui 65 milioni e Discovery sui 23. Cifre che certo piacciono alla pubblicità: nel 2023 i ricavi Mediaset sono cresciuti del 2,1%. Tornando agli ascolti. Nel 2023 Mediaset ha battuto Rai, ma «difficilmente ripeteremo il risultato quest'anno, visto che ci sono l'Italia agli Europei e le Olimpiadi», mette le mani avanti Pier Silvio, pur felice di un gennaio tutto in segno positivo contrariamente alle reti pubbliche. Però, ribadisce, «la cosa per noi importante è essere il primo editore italiano».

LE REGOLE

Da questa posizione Berlusconi, manager dai toni sempre molto educati, gentilmente lancia un messaggio al servizio pubblico. «Ci sono tanti modi per mettere a posto i conti della Rai, e non solo alzando i ricavi ma abbassando i costi. Non fa un po' strano che i Tg di un servizio pubblico siano impacchettati fra due giochini?», dove il riferimento, seppur non esplicito, è ai quiz di Rai1. Una (rinnovata) richiesta infine al governo. È vero che ormai le grandi piattaforme sembrano aver raggiunto un po' il limite delle proprie possibilità, ma è anche vero che «vorrei una maggiore attenzione per tutelare i campioni nazionali ed europei con regole più precise per i giganti del web». E con tasse adeguate.

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