Lo scudetto dell'Italia sempre addosso, non più su una maglia, ma sulla giacca che insieme alla cravatta è la nuova divisa di Gigi Buffon. L'ex portiere della Juventus e del Parma ha appeso i guantoni al chiodo in estate per cominciare il suo percorso da dirigente. Ora è nello staff della Nazionale e ricopre il ruolo che prima era di Gianluca Vialli «senza scimmiottarlo», come afferma lui stesso al Corriere della Sera.
Le parole di Buffon
Nell'intervista, l'ex numero 1 d'Italia, ha parlato della sua fede, del suo rapporto con il padre: «Da piccolo tifavo Juventus perché d'inverno i miei genitori mi mandavano dagli zii a Udine e loro erano bianconeri sfegatati. Poi, come spesso capita, quando sei un ragazzino vieni rapito dai personaggi e così fui calamitato da Trapattoni. Quando andò all'estero avevo 9-10 anni e iniziai a tifare per le squadre meno blasonate che erano in Serie A. Dai 12 anni iniziai a tifare Genoa».
Gianluigi poi ha continuato parlando del rapporto con i genitori: «Lasciatemi una menzione alla mamma.