È arrivato e ha fatto sembrare improvvisamente vecchi molti degli altri artisti di nuova generazione che si erano affermati prima di lui. A 18 anni, 11 mesi e 26 giorni, lo scorso febbraio Blanco è diventato l’artista maschile più giovane ad aver vinto il Festival di Sanremo (meglio di lui fece solo Gigliola Cinquetti: aveva 16 anni quando nel ‘64 trionfò con Non ho l’età). Il boom del duetto con Mahmood su Brividi, che ha superato i 100 milioni di stream su Spotify e vinto 5 Dischi di platino, ha rappresentato per Riccardo Fabbriconi – questo il vero nome della 19enne stellina del nuovo pop italiano – la consacrazione dopo il successo dell’album d’esordio Blu Celeste: i biglietti per i concerti estivi, messi in vendita pochi giorni dopo la kermesse, sono andati subito sold out. 320 mila tagliandi polverizzati in una manciata di minuti.
Blanco a San Gemini, una notte da brividi per la città
TIFO GIALLOROSSO
Domani e giovedì il Blu Celeste tour arriva nella Capitale, sul palco del Rock in Roma, per due degli appuntamenti più attesi della stagione: saranno 62 mila in tutto i ragazzi che all’Ippodromo delle Capannelle canteranno in coro le hit di Blanco, da Notti in bianco a Finché non mi seppelliscono, passando per Mi fai impazzire e la stessa Brividi.
IL PERSONAGGIO
Blanco ha la sfacciataggine del rapper di provincia, la disinibizione delle rockstar, l’attitudine della popstar. Nato a Brescia, è cresciuto a Calvagese della Riviera, piccolo comune di 3.600 anime a due passi dal Lago di Garda. Racconta che lì cerca la libertà correndo nudo per i boschi dietro casa: un ribelle come lui sarebbe piaciuto a Pasolini, e pazienza se Blanco dice di non sapere chi sia. Le sue foto sui social fanno impazzire non solo le ragazzine, ma anche le mamme, per le quali è un sex symbol. Riccardo deve molto del suo successo al suo produttore, Michelangelo, vero nome Michele Zocca (più grande di lui di dieci anni): dietro i suoi successi ci sono i guizzi del polistrumentista, dal quale Blanco non si separa mai.
LA BAND
Sarà con lui anche al Rock in Roma, insieme al batterista Jacopo Volpe e al bassista Emanuele Nazzaro: «Brividi è nata da un accordo sbagliato che aveva suonato il piano. Ha acceso il microfono e abbiamo cominciato a registrare», racconta lui, parlando della magia che si crea in studio quando fanno musica insieme. Il passo falso all’Eurovision (con Mahmood si è classificato sesto, i pronostici li davano per favoriti) e i numeri per ora modesti del singolo Nostalgia (uscito il 3 giugno, non ha centrato la vetta della classifica settimanale Fimi/Gfk dei più ascoltati in Italia e finora ha totalizzato solo 16,5 milioni di ascolti – un anno fa a quest’ora con Mi fai impazzire si preparava a stare per la terza settimana consecutiva al primo posto) non hanno fermato la corsa del cantautore.
LA COMMOZIONE
A Lucca giovedì si è esibito alle Mura Storiche, lo stesso spazio dove nel 2017 i Rolling Stones suonarono davanti a 56 mila fan. Da Blanco ce n’erano 40 mila e la distesa di flash sulle note della sua Blu Celeste lo ha fatto commuovere: «Sono un ragazzo normalissimo che ha iniziato a scrivere nella cantina di casa tre anni fa per gioco. 40 mila persone hanno cantato una canzone scritta con una penna blu su un quaderno a righe di scuola». Una scena destinata a ripetersi anche a Roma.
Ippodromo delle Capannelle, via Appia Nuova 1245. Domani e giovedì, ore 21.45.