Annalisa a Sanremo 2024: «Il sogno si avvera, il mio messaggio vuol dire libertà»

Parla la 38enne popstar di Savona: «Ora ho trovato il mio stile. “Sinceramente” è entrata nella top 100 globale di Spotify. Ed è pronto l’adattamento in spagnolo»

Annalisa a Sanremo 2024: «Il sogno si avvera, il mio messaggio vuol dire libertà»
di Mattia Marzi
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Sabato 10 Febbraio 2024, 01:57 - Ultimo aggiornamento: 08:42

La strada che l’ha portata a diventare la prima donna italiana a raggiungere dopo tre anni il primo posto della classifica settimanale Fimi/Gfk dei singoli più venduti (lo scorso giugno, con Mon Amour, arrivata al quarto Disco di platino), quella a conquistare il record di permanenza in classifica (oltre 70 settimane con Bellissima) e - il dato è stato ufficializzato ieri - quella ad ottenere il maggior numero di stream in una singola giornata con una sua nuova canzone su Spotify (Sinceramente, che nelle prime 24 ore dalla sua pubblicazione, dopo il debutto sul palco dell’Ariston, ha totalizzato 1,8 milioni di clic) è stata lunga e tortuosa. Annalisa Scarrone, in arte semplicemente Annalisa, le ha provate un po’ tutte: dai duetti con Benji & Fede e i Boomdabash alla svolta sexy con le hit degli ultimi mesi. Tutto è servito, alla fine.

 

Oggi è (ri)nata una stella. Che dopo il Festival di Sanremo 2024 - la 38enne popstar è tra i favoriti alla vittoria - punta a conquistare anche il mondo: «Sinceramente ieri è entrata nella top 100 della classifica quotidiana dei brani più ascoltati al mondo su Spotify, al settantacinquesimo posto. L’Eurovision? Sarebbe bellissimo. Stiamo già lavorando adattamenti in altre lingue. Quello in spagnolo, con lo stesso titolo, è già pronto».


Chi ha scritto il testo?
«Chris Zadley, autore di riferimento della branca spagnola della Warner. È uno degli hitmaker più richiesti: ha scritto successi per J Balvin, Rauw Alejandro, Pitbull, Flo Rida, Aitana, le superstar della musica latina».


Quando uscirà?
«Mi è appena arrivata la demo. Dopo il Festival andrò a registrarla. Sono al settimo cielo. È un momento meraviglioso, da cogliere al volo. Il sogno che ho inseguito sin da bambina ora è finalmente realtà. Non è stato semplice: per una ragazzina di paese come me (è cresciuta a Carcare, provincia di Savona, ndr) certi limiti appaiono insormontabili. Ma non mi sono fermata. Il mio è stato un percorso pieno di sfide non sempre facili. Quel sogno rincorso a lungo l’ho cantato anche ieri con Sweet Dreams (Are Made Of This) degli Eurythmics, insieme a La Rappresentante di Lista».


Che voto si dà?
«Un bel 10. La consacrazione con Sinceramente mi riempie d’orgoglio».


Si sente arrivata?
«Macché. L’importante è proprio non sentirsi mai arrivata, seguire sempre quel qualcosa che manca».


Cosa era mancato fino ad oggi ad Annalisa?
«Forse un po’ di ambizione. Avevo paura di fare la figa, detto in soldoni».


Ha capito chi vuole essere da grande?
«Negli anni ho fatto esperimenti, cercando di fare in modo che la mia musica e il mio modo di essere nelle canzoni fosse uguale a come mi sentivo io in quel preciso momento della mia vita o che quantomeno ci si avvicinasse il più possibile. Ora mi sento veramente a casa. E mi riconosco. Sono riuscita a trovare il giusto equilibrio».


Rispetto a cosa?
«Alla musica. Ho portato una scrittura italiana, molto melodica, all’interno di sonorità internazionali, che strizzano l’occhio agli Anni ’80».


Non le sta un po’ stretta questa identità da interprete di tormentoni con la cassa dritta?
«Trovo riduttivo chiamarli tormentoni. Io con le canzoni provo a fare arrivare lontano i miei messaggi. Le canzoni pop hanno questo valore: si insinuano in luoghi inaspettati e fungono da cavallo di troia».


Il suo qual è, di messaggio?
«Un messaggio di libertà. Libertà di essere in tutte le proprie scelte, del carattere e della personalità. Sarà il tema del tour legato al mio album E poi siamo finiti nel vortice (la riedizione, contenente Sinceramente, è uscita ieri, ndr). Quello nei palasport partirà il 6 aprile da Firenze (sarà a Roma il 21, ndr). Poi il 14 maggio all’Arena di Verona inaugurerò la tournée estiva».


Pensa che il fatto che suo marito sia il manager di un’azienda sponsor del Festival (Costa Crociere, ndr) possa nel bene o nel male condizionare il risultato?
«No. Le due cose vanno per strade totalmente separate. Io sono concentrata. E felice».


Smentisce le voci sulla gravidanza?
«Sì. Ormai non ci faccio più caso. Se dovesse accadere, sarebbe una bellissima cosa. E sarò io a dirlo: lo prometto».

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