«Negato l'ultimo saluto alla figlia barbaramente uccisa: le autorità italiane diano risposte ad un padre dilaniato dal dolore». La tragedia è quella di Veronica, 34enne di Latina assassinata il 15 gennaio scorso a Daly City, cittadina della California a Sud di San Francisco. Il dramma è quello di suo padre Luigi, a cui finora non è stato consentito di volare negli Stati Uniti per piangere la bella ragazza, che aveva scelto di vivere e lavorare a due passi dalla costa pacifica, né di prendere in braccio la sua seconda nipotina che l'altra figlia Hillary, da tempo trasferitasi a San Francisco, ha dato alla luce quello stesso maledetto 15 gennaio. L'appello, rivolto alle autorità italiane e in particolare al Ministero degli Affari Esteri, è dell'avvocato Valerio Masci, che assiste il signor Luigi, noto nel capoluogo pontino per la sua attività di ristorazione. L'avvocato spiega che a Luigi, nell'immediatezza del delitto, non è stato concesso il visto dalle autorità statunitensi. «Il diniego precisa - è arrivato attraverso il Consolato italiano a San Francisco, a cui la famiglia De Nitto si era rivolta ottenendo per altro una risposta celere, anche se negativa. Purtroppo non conosciamo le ragioni del diniego perché non motivato. E non siamo convinti che possa essere attribuito alla pandemia Covid in atto. Dante, il fratello di Veronica, infatti è riuscito a raggiungere la California perché già in possesso di un visto per il Messico, che è stato convertito attraverso il modello 38' per gli Stati Uniti, sopponendosi poi ai tamponi per il rilevamento di eventuale contagio». Il funerale di Veronica è stato celebrato mercoledì scorso e la salma cremata poco dopo. Un addio inespresso per papà Luigi, con il cuore gonfio di dolore. Dopo il visto negato Luigi, attraverso l'avvocato Masci, si è rivolto con ben 15 pec al Ministero degli Affari Esteri per sapere quali procedure attivare, quale iter seguire per poter andare negli Stati Uniti a piangere una figlia assassinata, recuperare la salma e seguire le indagini.
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«Non c'è stata alcuna risposta da parte del Ministero degli Affari Esteri osserva l'avvocato Masci -.
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In base alle indagini finora svolte, la 34enne sarebbe stata ferita mortalmente alla gola dal suo ex fidanzato, Renato Yedra-Briseno, 36enne di origini messicane. L'uomo avrebbe poi appiccato l'incendio all'interno dell'abitazione per cancellare le tracce del delitto. Per la cattura dell'ex fidanzato è stata messa una taglia di 10 milioni di dollari. Cosa si nasconde dietro tutto ciò? In Italia il fascicolo è stato aperto dalla Procura di Roma, a quanto pare solo per atto dovuto. «Se si verifica un evento di questo genere conclude l'avvocato Masci -, io ritengo che un'autorità italiana debba contattare la famiglia e dare le indicazioni necessarie per consentire a un padre di recarsi negli Stati Uniti. Se quanto accaduto è la prassi, io credo che tutto ciò debba essere cambiato. Il Ministero risponda. Anche se avrebbe voluto partecipare all'ultimo saluto di Veronica, Luigi ha ancora tanti motivi per andare in California. A iniziare dall'inchiesta, con l'auspicio che giunga a verità e giustizia».
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