Stupri a Roma, la campagna del Messaggero anti-violenze: «Rendiamo la Capitale più sicura per le donne»

Stupri a Roma, la campagna del Messaggero anti-violenze: «Rendiamo la Capitale più sicura per le donne»
di Valeria Arnaldi e Maria Lombardi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 13 Settembre 2017, 08:08 - Ultimo aggiornamento: 14 Settembre, 00:02

Non è mai stata una città per donne, adesso rischia di essere nemica. La ventenne finlandese ha accettato un passaggio da uno sconosciuto, nel suo paese si fa e si arriva a casa senza rischiare. Adesso si sente anche in colpa, un dolore in più: «Sono stata una stupida». Solo l'ultimo caso, la cronaca racconta di aggressioni sempre più frequenti e della paura che cresce. Cosa si può fare per chi ha 20 anni e non deve essere condannata a conoscere insieme all'incanto dei luoghi anche la crudeltà della notte? Per chi torna a casa e non sopporta più quell'ansia che l'accompagna. Per chi gira nei locali e vorrebbe divertirsi senza rischiare. Ecco le proposte del Messaggero per rendere Roma una città più sicura e dunque più amica delle donne. Una campagna che lancia idee concrete, facili da realizzare, attuabili subito e che possono davvero cambiare la vita di tutti. Perché queste donne in pericolo hanno mariti, padri, fratelli e fidanzati.



AUTO BIANCHE
Un grande aiuto può venire dai tassisti. Più vetture, di notte, nelle zone della movida. Un numero diretto per le emergenze: una ragazza, sola, che non riesce di notte a trovare un'auto bianca per il ritorno è in uno stato di grande difficoltà e va aiutata. Controlli e obbligo per tutti i conducenti di applicare la tariffa rosa di notte, lo sconto per le donne. Qualcuno lo fa ma sono pochissimi.

TELECAMERE
Una rete di videosorveglianza nei pressi dei locali e delle discoteche o dei parcheggi. Anche gli esercizi commerciali e i locali pubblici possono far molto: intervenire se vedono una ragazza molestata da qualcuno o in difficoltà nel trovare un taxi. «Noi siamo sentinelle di legalità ed esorto tutti i colleghi ad esercitare un maggiore controllo all'interno dei locali ma anche nell'area circostante», è l'appello di Fabio Spada, presidente del Fipe (federazione pubblici esercizi) di Roma. «Ma bisogna anche tenere alta l'attenzione sugli abusivi che vendono alcol illegalmente nelle zone della movida e presidiare le piazze e le strade più frequentate la notte».
Una campagna informativa con cartelli e avvisi esposti nei locali che metta in guardia le ragazze - soprattutto le straniere - dai rischi che possono correre accettando passaggi da sconosciuti o percorrendo strade solitarie di notte. Il progetto di informazione dovrebbe coinvolgere anche le ambasciate e le università straniere.

SICUREZZA
Sono molti i luoghi divenuti pericolosi nella città, in una mappa del rischio che corre dal Nord al Sud, attraverso strade mal illuminate, vie senza nome, parchi ed edifici abbandonati. «Bisogna evitare i vicoli bui e preferire la strada principale, camminando nella parte centrale della via per non correre il rischio di essere afferrate e portate nei vicoli bui», suggerisce Gabriella Carnieri Moscatelli, presidente dell'associazione nazionale volontarie del Telefono Rosa. «Mai accettare passaggi dagli sconosciuti e se si è alla guida di un'auto meglio chiudersi dentro. Abbiamo creato una App, che lanceremo a breve, per ricordare alle donne tutte queste attenzioni».