In primo grado, il 19 luglio scorso, il giudice Domenica Gambardella gli ha riconosciuto il vizio parziale di mente. E gli ha inflitto 16 anni e 8 mesi di reclusione per l' omicidio dell'ex compagna e le minacce alla figlia di tre anni, testimone della tragedia.
L'ingegnere Paolo Rao è agli gli arresti domiciliari nella Casa Gialla, la struttura protetta di Camposampiero dove sta proseguendo il percorso di recupero. A pena scontata, dovrà essere assegnato ad una casa di cura e di custodia per un periodo di tre anni. È stato inoltre interdetto in perpetuo dai pubblici uffici ed è stata dichiarata la sospensione dell'esercizio della potestà genitoriale per tutta la durata della pena. Alla figlia e ai familiari della ex compagna, assistiti dall'avvocato Alessandra Azara, sono state riconosciute provvisionali per oltre 600mila euro, in attesa della quantificazione dei risarcimenti che avverrà in sede civile. Alla piccola, che ha oggi ha cinque anni e vive ad Arsago Seprio, nel varesotto, con i nonni materni, sono stati riconosciuti 250mila euro. A difenderne gli interessi d'ora in avanti sarà l'avvocato Giovanna Ferraris, nominata tutore dal tribunale di Busto Arsizio.