Addio Chiantishire, è il turno dei russi la Toscana adesso è diventata Ruscany

Addio Chiantishire, è il turno dei russi la Toscana adesso è diventata Ruscany
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Martedì 14 Ottobre 2014, 06:01
IL PAESAGGIO
All'inizio fu Forte dei Marmi, l'esclusiva località della riviera toscana, una volta associata alle atmosfere raffinate di Thomas Mann e Henry Moore. È lì che sbarcarono in massa negli anni zero del nuovo Millennio, i nuovi russi, i ricchi, gli oligarchi appena affacciatesi alla ribalta del jet set. Fu un maremoto e presto la cittadina fu ribattezzata Mosca on Sea.
Ma ora, in fuga dalle sanzioni nel loro Paese, la nobilità monetaria della Russia sta occupando nuove aree della Toscana. Tanto che, come ha raccontato TheGuardian, il Chiantshire, tanto amato dagli inglesi, sta diventando Ruscany.
LE METE
Finito il tempo degli esteti britannici che sulle orme del principe Carlo e dell'ex premier Tony Blair amavano ritirarsi tra le splendide colline punteggiate dai cipressi e dai vigneti. Una vacanza old style con echi da letterario Grand Tour o da film “Camera con vista”. Ora tocca ai ricchi di Mosca e dintorni. Che hanno pretese ben determinate. Racconta Dimitri Corti, capo dell'agenzia immobiliare Firenze Lionard, che gli ex sovietici vogliono ora assolutamente evitare Forte dei Marmi perché ci sono già troppi russi. Ora hanno scoperto i bagni termali di Montecatini Terme dove Cézanne e Verdi passavano le acque. La prima, due anni fa, fu Svetlana Medveva, moglie del primo ministro russo, e da allora si stimano 50mila visitatori russi l'anno. «Quest'estate abbiamo portato qui a suonare un'orchestra di San Pietroburgo» ha sottolineato il sindaco di Montecatini, Giuseppe Bellandi.
E poi ci sono le superville sulle colline attorno a Lucca. Un tempo, come Villa Orlando dei marchesi Gavotti, erano abitate da Elisa, Paolina e Carolina Bonaparte: ora è in vendita a 8 milioni e i russi fanno la fila.
«Ma l'area del Chianti è ancora anglosassone - ribatte Ian Healt, inglese, sempre della Lionard- e d'altra parte i russi preferiscono compare una villa ricca di storia come Villa Orlando piuttosto che casali di campagna».
Eppure i nuovi magnati di Mosca sono ancora considerati dei rozzi. Ma se a Forte dei Marmi hanno prodotto un video in cui gentilmente si chiede di trattare il personale più gentilmente, al ristorante Il Giglio di Lucca si fa notare che non ordinano più il Sassicaia perché è il vino più costoso ma si fanno consigliare.
A difendere i russi è il principe Ottaviano de' Medici di Toscana. «Nel 19°secolo qui non c'erano solo gli inglesi ma anche i russi, Dostoevskij scrisse L'idiota durante un soggiorno a Firenze mentre il principe russo Nikolai Demidov acquistò la villa medicea di Pratolino, donò opere d'arte e restaurò giardini e la chiesa russa di Firenze».
Re.Ma.
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