Via radio il Ruggito del talent: al via “W Guglielmo Marconi”, Dose e Presta e i nuovi speaker dell’etere

Via radio il Ruggito del talent: al via “W Guglielmo Marconi”, Dose e Presta e i nuovi speaker dell’etere
di Luisa Mosello
3 Minuti di Lettura
Martedì 24 Novembre 2015, 12:32 - Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 09:14
«Spontaneità, prima di tutto. E nessuna sovrastruttura, niente di posticcio. In radio per essere credibili occorre essere sé stessi, nulla di più». Marco Presta, conduttore storico insieme ad Antonello Dose del Ruggito del Coniglio, non ha dubbi. La nuova voce di Radio2 dovrà essere prima di tutto originale. Nel senso più autentico del termine. Con questo auspicio parte “W Guglielmo Marconi”, il primo talent radiofonico del servizio pubblico che permetterà ad appassionati di diventare veri e propri speaker Rai.



Dopo puntate e puntate alla ricerca di talenti televisivi fra cantanti, ballerini, presentatori e dintorni, ora è il tempo di andare on air, in onda. E di trovare il futuro genio della diretta. Per farlo si è scelto di celebrare i 20 anni del programma quotidiano più longevo di Radio2 con questa sfida aperta ai giovani amanti della radio a 360 gradi. E così, ogni martedì a partire da oggi alle ore 7.50 e per otto settimane, al Ruggito del Coniglio la coppia dei conduttori accoglierà negli studi di via Asiago due concorrenti, rigorosamente under 35, che si sfideranno in diretta per tentare di conquistare l’ambito premio finale.



Ovvero: diventare uno speaker del canale radiofonico di intrattenimento per eccellenza. Diverse le prove da affrontare: si va dalla radiocronaca a sorpresa di un evento al commento a bruciapelo di una notizia.

LE CARATTERISTICHE

«Non abbiamo un’idea precisa su cosa, su chi cerchiamo. L’importante è che esca fuori la brillantezza, l’anima, l’humour di ciascuno - continua Presta-. Se dovessi dare un consiglio direi di non pensare troppo alla dizione, a testi particolari da presentare, ma piuttosto di mettersi in scena, di osare. Magari anche di essere irriverenti. E poi di seguire di più l’attualità, fare più collegamenti con la realtà, i fatti che accadono. Quando abbiamo iniziato vent’anni fa noi eravamo dentro le cose, oggi mi sembra ci sia più scollamento fra i ragazzi e la cronaca».



Altri talent radiofonici in realtà ci sono stati, ma mai alla Rai. C’è stato lo show su Sky dell’Rds Academy. Qui è però tutta un’altra cosa.



Specifica Antonello Dose: «I concorrenti devono avere qualcosa da dire, ci devono incuriosire per la loro visione del mondo, la loro personalità. Altrimenti di “app” in cui inserire dei testi da ripetere a macchinetta ce ne sono già tante. Non ci servono, non ci interessano. Noi facciamo satira politica, ci piacerebbe che qualcuno della nuova generazione dimostri di avere la capacità di raccontare l’attualità a suo modo».



LA STORIA

«Il primo programma ci venne offerto da Enrico Vaime, si chiamava Effetti Collaterali. Poi facemmo Chicomedovequando e infine ci proposero Il Ruggito. Mi ricordo la prima puntata, era il 2 ottobre 1995, prima di andare in onda ero preoccupato della possibilità che in diretta non ci telefonasse nessuno».



Gli stessi ascoltatori che saranno coinvolti e chiamati ad esprimere il loro parere commentando sui social del programma. Quindi decidere il vincitore della sfida tra i due aspiranti conduttori, esprimendo le preferenze attraverso il sito www.ilruggitodelconiglio.rai.it. Per iscriversi alle selezioni c’è ancora tempo fino a gennaio. Basta mandare il curriculum e un contributo audio di massimo 2 minuti, avere fra tra i 18 e 35 anni e non aver mai partecipato ad un talent radiofonico. E sperare di essere scelti. Il vincitore sarà incoronato a marzo, dopo 16 puntate di sfide. E fra le tante sorprese un’incursione di Nino Frassica, già conduttore di Radio2 con il suo Programmone del week end. «Se ce l’abbiamo fatta noi, ce la può fare chiunque», l’augurio finale di Marco e Antonello.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA