Terrorismo, concerti e spettacoli nel mirino: ora l’Europa prova a blindarli

Terrorismo, concerti e spettacoli nel mirino: ora l’Europa prova a blindarli
di Flaminia Bussotti e Francesca Pierantozzi
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Martedì 26 Luglio 2016, 00:05
La jihad ha preso di mira concerti e spettacoli e in Europa si corre ai ripari. Dalla Germania, alla Francia all’Italia si cerca di rafforzare i controlli in quelli che sono i principali appuntamenti del divertimento estivo. Il governo federale della Germania, dopo una settimana da incubo ha deciso una serie di misure per rafforzare la sicurezza, secondo quanto annunciato dal ministro degli interni, Thomas de Maiziere. È stato così deciso il rafforzamento dei presidi di polizia nei principali luoghi pubblici e alle grandi manifestazioni pubbliche, come concerti, congressi e partite di calcio e l’intensificazione capillare dei sistemi video di sicurezza nei luoghi pubblici.

Già in questi ultimissimi giorni, l’effetto dei vari attentati si sente concretamente. A Bayreuth, il Festival musicale più importante della Germania, dove i patiti wagneriani accorrono da tutto il mondo, le cose sono già cambiate. All’inaugurazione ieri con Parsifal, la celebre “collina verde” che ospita il Festspielhaus, il grande teatro dell’opera voluto e disegnato da Wagner, c’era quasi più polizia che pubblico. Il teatro è recintato con transenne. Per entrare bisogna passare dai posti di blocco presidiati da agenti. Tutte le borsette delle signore vengono perlustrate, altre borse, zaini, buste sono bandite. Chi non ha il biglietto non ha chance di avvicinarsi, prima di conquistare la poltrona in sala, si passano almeno tre, quattro controlli con relative perlustrazioni.
 
CONTROLLI RAFFORZATI
Il sindaco di Monaco Dieter Reiter ha invece deciso di vietare gli zaini e le borse all’Oktoberfest. «Credo che la gente lo comptrenderebbe dopo quello che è successo», ha detto alla tv bavarese. Sia l’attentatore di Monaco sia quello di Ansbach indossavano zainetti. Anche in Francia il terrorismo cerca le folle e punta l’obiettivo sugli spettacoli, i concerti, le feste. Ne sono un esempio il Bataclan e poi Nizza. Quelli di questa estate francese sono circa duemila tra festival di danza e musica, lirica, classica o moderna, spettacoli di marionette, performance di strada.

SPETTACOLI ANNULLATI
Tutto è cambiato dopo il 14 luglio. Anche se ufficialmente la volontà è dimostrare che la cultura non si uccide, che la Francia, come Parigi, non cede alla paura, diverse manifestazioni sono state annullate in questa seconda metà di luglio. L’anteprima – attesissima - del nuovo show dei comici Gad Elmaleh e Kev Adams, l’inaugurazione del Museo effimero del cinema a Cannes, il Nizza Jazz festival, la stagione del Jazz Off di Antibes: hanno deciso tutti di rinunciare. La Prefettura ha da parte sua imposto di soprassedere ad alcune manifestazioni incompatibili con il prolungamento dello stato d’emergenza. A Parigi è stata per esempio annullata annullate la giornata dell’8 agosto degli Champs Elysées pedonali, da tempo e con gran pompa annunciata dal Municipio. Chiuso quest’anno con gran dolore degli habitués il Cinéma en plein air alla Villette o il festival “Cinema al chiaro di luna” organizzato dal Forum des Images. Resiste invece Paris Plage, la serie di manifestazioni che portano sulle rive della Senna sabbia, sdraio e sapore di sale: gli accessi saranno però protetti da barriere di cemento.

Anche in Italia la paura si fa sentire, come ha dimostrato nei giorni scorsi lo spiegamento di forze dell’ordine per il concerto di Bruce Springsteen al Circo Massimo con unità cinofile, artificieri e unità specializzate antiterrorismo della polizia e dei carabinieri in azione già ore prima del concerto.
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