Sanremo, Maurizio Costanzo: «Sono serate troppo lunghe e poi Maria ha male ai piedi»

Sanremo, Maurizio Costanzo: «Sono serate troppo lunghe e poi Maria ha male ai piedi»
di Marco Molendini
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Domenica 12 Febbraio 2017, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 09:11

«Ci sono venuto una volta soltanto e mi è bastato»: Maurizio Costanzo si tiene a debita distanza dal Festivalone (è a Roma), ma dice la sua sulla settimana all’Ariston, la maratona televisiva e canora che quest’anno ha coinvolto in prima persona sua moglie Maria De Filippi nel ruolo di coconduttrice.

L’anno in cui venne, ricordo, lei guidava le conferenze stampa al mattino.
«Già, era il 2010 e andavamo in onda in diretta. Da allora non ci ho più rimesso piede. E non ne ho sentito la mancanza. Ma ho ancora netto il ricordo dello spreco di energie e della stanchezza fisica di quei giorni».

Un taglio dei tempi sarebbe salutare, mi pare che anche lei sia di questa idea.
«Si, dovrebbe essere più corto. Senza dubbi. Quando è partita, ho promesso a Maria che lo avrei seguito tutto. Ma la sera, confesso, non vedo l’ora che finisca. È pazzesco arrivare all’1 e passa di notte riuscendo a restare svegli. E poi dopo va in onda anche il Dopofestival che, secondo me, avrebbe un senso solo se fosse legato alla discussione sulle canzoni e non uno spettacolo comico».

Maurizio, ma in tutti questi anni di carriera non le è mai capitato che qualcuno le offrisse di guidare Sanremo?
«No, nessuno me l’ha mai chiesto e io non ci ho mai pensato. Come è successo a Arbore».

Quando il Costanzo show andava in onda quotidianamente il Festival era uno degli argomenti da trattare?
«Direi di no. Ricordo che una volta mettemmo insieme una sorta di anti Sanremo con alcuni cantanti. Ma il Festival è uno, non c’è spazio neppure per essere anti o fare controprogrammazione. È la festa del santo patrono italiano».

Maria che le ha detto di questa sua esperienza?
«Che non ce la fa più, neppure lei. Si lamenta che le fanno male i piedi a forza di stare in piedi».

Le ha fatto i complimenti?
«Si perché la coppia con Conti funziona. Carlo è uno dei più grandi professionisti che ci siano in circolazione. Ma è tutto l’impianto che funziona alla grande. I cantanti, soprattutto Fiorella Mannoia, la sfilata degli eroi civili, l’orchestra sudamericana dei reciclados. Sono cose che non ci sono mai state in modo così organico e che hanno dato una svolta importante al racconto».

A un certo punto aveva cominciato a farlo lei nel Costanzo show. Oggi sarà ospite su Rai 1, all’Arena di Massimo Giletti.
«Si, mi collego da casa, l’avevo promesso a Giletti. Ma venire fin lì, no».

Che effetto le fa Mediaset, con le sue reti che, in questi giorni, sono rimaste praticamente spente?
«Ma in fondo è sempre stato così. Praticamente questa è una settimana di vacanza, si smonta il palinsesto e si sospende tutta la programmazione per sostituirla con vecchi film. Il Santo Patrono non ammette concorrenza».
 

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