L’Odissea del ritocchino, la Società italiana di medicina estetica: «In troppi si spacciano per specialisti senza esserlo»

L’Odissea del ritocchino, la Società italiana di medicina estetica: «In troppi si spacciano per specialisti senza esserlo»
di Carla Massi
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Mercoledì 18 Maggio 2016, 00:01 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 18:51
Botulino, filler, laser, infiltrazioni, biostimolazioni, ispessimento del tessuto. Questa è la medicina estetica. Diventata, per molti non specialisti, il vero Paese dei balocchi. Così, può capitare, che le rughe vengano spianate anche da quegli specialisti che con l’invecchiamento, la degenerazione del derma, gli inestetismi o le cicatrici deturpanti non hanno nulla a che fare. 
Proprio da questo massivo spostamento di molti camici bianchi verso la terapia della bellezza (senza averne le competenze) deriverebbe la gran parte dei danni che vediamo disegnati su tanti visi. Come se la “punturina” potessero farla tutti, sulla fronti di tutti. Giovani e meno giovani, persone che prendono farmaci e persone che stanno bene come pesci, donne che chiedono tanto per essere più belle e donne che chiedono poco.
 
ESITI
Ad alzare la voce, oggi, sono gli specialisti di medicina estetica. «Perché ci troviamo ad essere additati come dei possibili devastatori di ritratti - denuncia Emanuele Bartoletti presidente della Società italiana di medicina estetica che ha appena concluso il congresso nazionale - mentre ormai tutti intervengono senza sapere che stanno facendo e su chi stanno operando. Noi stessi vediamo gli esiti di trattamenti sciagurati che, in molti casi, non possono essere sistemati». La confusione regna sovrana, dunque. Si parla di medici legali che spianano rughe e di specialisti sportivi che non si fermano davanti ad un’iniezione di botulino.
 
LA LAUREA
Di fatto, sono laureati in Medicina, ma «questo non vuol dire che siano in grado di eseguire il nostro specifico lavoro» aggiunge Bartoletti. Da qui, l’esigenza di dare ai pazienti un decalogo per essere certi di non essere finiti nel posto sbagliato e sotto le mani sbagliate (www.lamedicinaestetica.it). Abusi clinici, in molti casi. Fatti di sostanze non autorizzate (dalla Cina a basso costo arrivano prodotti che l’Italia non autorizzerebbe), macchinari non idonei. Durante il congresso è stato, per esempio, organizzato un focus sulle “complicanze da filler riassorbibili” (nuove linee guida) e una super conferenza sull’utilizzo della tossina botulinica. «La medicina estetica - dice ancora Bartoletti - è rivolta soprattutto alle persone sane che non possono rischiare di ammalarsi a causa dei trattamenti». 

CONSENSO
Prima regola: solo professionisti certificati. Seconda regola: diffidare dei medici che non fanno una visita completa ed approfondita prima di effettuare qualsiasi trattamento. E poi il “consenso informato” chiaro da firmare. L’invito a riflettere sulle possibili metodiche e, in ogni caso, scegliere la soluzione meno invasiva. Spiegare bene quale obiettivo estetico si vuole ottenere, consigliano i medici, dal momento che non basta desiderare un risultato per ottenerlo. Come dire diffidare di chi dice sempre di sì. A qualsiasi proposta del paziente. «Non puntare a modelli irraggiungibili - aggiungono nel decalogo - veline, modelle e modelli non sono “reali” e i trucchi di cinema e televisione sono magici come i ritocchi alle fotografie».
Truffe, falsi e abusi a parte qual è l’ultima tendenza per chi vuol ritoccare forme e profili? Solo risultati naturali, usando metodi sempre meno invasivi basati sul mix di diverse sostanze, sempre più sicuri e con tempi di recupero rapidi. Meno tossina botulinica e nuovi filler più naturali e biocompatibili. Dosi sempre più piccole ma trattamenti frequenti e, novità, personalizzati. Come la biostimolazione da cellule staminali derivate da grasso e plasma arricchito in piastrine per modificare e modellare senza esagerazioni. Un autentico abito su misura. 
 
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