Migranti, nei tribunali è boom di ricorsi per ottenere l’asilo

Migranti, nei tribunali è boom di ricorsi per ottenere l’asilo
di Valentina Errante
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Lunedì 20 Febbraio 2017, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 18:56

ROMA Record di sbarchi nei primi due mesi del 2017: dal 1 gennaio al 17 febbraio il Viminale ha registrato una crescita del 43,51 per cento rispetto allo stesso periodo del 2016. 
Ma c’è anche un’altra cifra record e riguarda lo stato dei ricorsi contro il respingimento delle richieste di asilo, presentate dai migranti e bocciate dalle Commissioni territoriali. Da gennaio a ottobre 2016 le impugnazioni presentate hanno dato vita a 37.899 nuovi procedimenti davanti ai tribunali. È il punto sul quale è intervenuto il governo con il decreto voluto dal ministro dell’Interno Marco Minniti, che prevede adesso l’istituzione di quattordici sezioni specializzate nei distretti e l’eliminazione del secondo grado di giudizio per le domande di asilo respinte. Ma la mancata previsione di un aumento dell’organico delle toghe rappresenta già un problema. I dati, che vedono in cima alla classifica i Tribunali di Napoli, Milano e Palermo, sono il risultato di un monitoraggio tra gli uffici giudiziari condotto dalla settima Commissione del Csm. A fronte di queste cifre non crescono invece i ricollocamenti nei paesi Ue. 

LE CIFRE
I ricorsi contro la bocciatutre delle commissioni territoriali hanno investito soprattutto i distretti di Napoli (3.593), Milano (3.354), Palermo (2.906), Roma (2.837), Venezia (2.668), Firenze (2.102) e Catania (2.077). Appena sotto la soglia di 2.000 si collocano invece i tribunali di Bari (1.969), Torino (1951) e Bologna (1.830). I procedimenti pendenti, invece, sono 40.443. 
Negli stessi dieci mesi sono state invece 3.958 le decisioni dei giudici di primo grado appellate: il primato, con 881 ricorsi, è della Corte di appello di Ancona, seguono Bologna (521), Brescia (489), Cagliari (445), Catanzaro (276) e Perugia (244). Mentre per quanto riguarda le Corti d’appello, procedimenti in entrata e pendenti tendono a equivalersi: i primi sono 3.958, i secondi 4.086. 
Per fare fronte alla nuove misure previste dal governo, e istituire le 14 sezioni specializzate nei tribunali, il Csm ipotizza la pubblicazione di posti negli uffici. Si tenterà cioè di fare fronte alle nuove esigenze con il trasferimento volontario di magistrati di altre sedi giudiziarie.

LA DISTRIBUZIONE
A fronte di 9.456 sbarchi avvenuti solo nel 2017 (nello stesso periodo del 2016 erano 6.589), sono poco più di 176mila i migranti ospitati nelle strutture del governo. In testa alla classifica c’è ancora la Lombardia, con 23.565 persone, seguita da Lazio (14.678) e Veneto (14.415). Intanto, proprio per l’equa distribuzione sul territorio, che punta ad evitare la concentrazione di migranti in piccoli comuni ed evitare fatti come quelli di Cona e Goro, è stato avviato il cosiddetto “Progetto Sprar”, concordato tra il Viminale e l’Anci, con lo stanziamento di 100milioni per gli enti locali che accoglieranno i richiedenti asilo. Di fatto però al piano hanno aderito solo 2.600 comuni su ottomila. 

RICOLLOCAMENTI
In tutto sono 3.204 le persone ricollocate dall’Italia negli altri paesi Ue, una cifra minima rispetto ai 39.600 trasferimenti previsti nel 2015 dal piano Junker, che avrebbe dovuto essere attuato in due anni. Altre 883 richieste da parte dell’Italia sono state approvate e i migranti sono in attesa di partire, mentre sono 1.858 le domande inviate agli altri stati che non hanno ancora dato risposta. 
 
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