Influenza “cattiva”, via ai vaccini

Influenza “cattiva”, via ai vaccini
di Carla Massi
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Mercoledì 12 Ottobre 2016, 00:01 - Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 11:07
Prepariamo i fazzoletti. Quest’anno, l’influenza che verrà, si annuncia “cattiva”. Più aggressiva degli ultimi due anni. Tre i virus responsabili, due sono delle novità. A circolare saranno l’H1N1 responsabile della pandemia del 2009, l’A/Hong Kong (H3N2) nuova variante e il B/Brisbane nuova variante. Un tris presente nel vaccino che, dall’inizio della prossima settimana, potrebbe essere già disponibile.

L’epidemia colpirà circa 6-7 milioni di italiani (l’anno scorso ci eravamo fermati a 5) con un carico di gravi complicanze come può essere la polmonite. «Tutto dipenderà anche dalle condizioni del tempo - spiega Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore del dipartimento Scienze biomediche per la Salute dell’università di Milano - Se quest’inverno dovesse essere più lungo e freddo sicuramente si avranno più pazienti influenzati. Se, al contrario, sarà ancora un inverno mite, saranno più lievi anche le conseguenze. Prima regola da non dimenticare: gli antibiotici non sono efficaci contro i virus. devono essere utilizzati solo dopo il sì del medico».

LA FEBBRE
Si parla di influenza vera e propria solo quando la febbre si presenta in modo virulento e improvviso, fitte muscolari e articolari, tosse, problemi respiratori, naso chiuso, mal di gola. In tutti gli altri casi si parla di sindromi parainfluenzali. Ecco lo scenario casalingo prossimo venturo: lui si lamenterà più di lei e accuserà dolenzia in tutto il corpo mentre la sua compagna sopporterà meglio l’infezione, come si legge in un’indagine Assosalute-Associazione farmaci da automedicazione (www.semplicemente.it). Mal di gola e congestione delle vie respiratorie sono disturbi peggio sopportati dalle donne mentre gli uomini non reggono la febbre.

«Vaccinarsi al più presto è più che mai importante» avvertono i medici di famiglia Fimmg. «A far prevedere un’ondata influenzale più pesante del solito sono due fattori - fa sapere Tommasa Maio, segretario nazionale Fimmg - Il primo è il largo anticipo con cui quest’anno, già a fine agosto, è stato isolato il virus in un bambino nato in Marocco e proveniente dalla Libia. Fatto questo che ne prefigura una più ampia diffusione soprattutto tra le persone non ancora vaccinate. In secondo luogo i virus isolati dall’Istituto superiore di sanità contengono piccole mutazioni che predispongono ad una maggiore circolazione dell’influenza. Questo perché né i bambini né le persone a rischio che solitamente si vaccinano possiedono gli anticorpi che fungono da barriera alla malattia. Ci si può vaccinare dalla metà di ottobre, dunque, fino a fine dicembre». 

GLI ALLARMI
Dopo anni in cui la copertura vaccinale è stata sempre in crescita, secondo l’Istituto di sanità, sono meno del 20% e tra gli anziani la percentuale è scesa dal 70 al 50%. L’anno del tracollo è stato nel 2014 quando, proprio in autunno, vennero diffusi falsi allarmi sulle presunte contaminazioni di alcuni lotti. «Ma soprattutto di bufale e falsi miti - rincarano i medici di famiglia - che spesso sostengono quest’onda lunga di anti-medicina che circola in rete». Vaccinazione raccomandata per gli ultrasessantacinquenni, diabetici, immunodepressi, cardiopatici, malati oncologici. Ma, quest’anno, secondo le previsioni degli epidemiologici, sarebbe opportuno allargare la base anche alle persone sane tra i 50 e i 60 anni. Che, proprio per la mutazione del virus, potrebbero essere colpite dall’epidemia in modo più aggressivo delle scorse stagioni. Per loro, se non hanno particolari patologie, il vaccino, però, è a pagamento.
 
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