Festval, un'Italia spettacolare: migliaia gli appuntamenti, grandi concerti e feste di strada

Festval, un'Italia spettacolare: migliaia gli appuntamenti, grandi concerti e feste di strada
di Simona Antonucci
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Venerdì 23 Giugno 2017, 00:17 - Ultimo aggiornamento: 25 Giugno, 21:20
Quattrocentomila persone invadono Perugia e dintorni per Umbria Jazz: 32mila pagano il biglietto per i concerti, gli altri visitano la città, partecipano agli eventi in piazza, si godono un’atmosfera indimenticabile con star come Brian Wilson che ripropone a 75 anni il meglio dei Beach Boys. Dall’altra parte d’Italia, Siracusa trasforma il dramma antico in un salvadanaio e incassa più di 3 milioni di euro, inchiodando nell’arena 120mila spettatori con Euripide e Aristofane. Come in un grand tour impazzito c’è un altro mezzo milione di persone che si mette in fila ai Padiglioni della Biennale arte, mentre altre diecimila preferiscono le proposte di musica, danza e spettacolo della rassegna veneziana che parte oggi con una maratona di nove giorni firmata dalla coreografa Marie Chouinard. E intanto in ottantamila fanno i bagagli per trasferirsi a Spoleto e godersi Roberto Bolle o Riccardo Muti, Eleonora Abbagnato o Adriana Asti. 

Ovunque si posizioni la bussola, c’è un cartellone estivo e un contributo di soldi pubblici da incassare: Ravello e Torino, Pesaro e Tagliacozzo, Fiesole e Ravenna, Viareggio, Bari e Pomigliano d’Arco, Rieti, Mantova e Firenze, Città di Castello e naturalmente Roma. E il Lazio, dove ce ne sono ben trentotto, finanziati dalla giunta regionale, con il fondo unico sullo spettacolo dal vivo, per un totale di due milioni di finanziamenti. 

Quando sale la temperatura, tutto fa spettacolo: la Saltarella amatriciana di Sparagna nelle zone terremotate e la soprano Maria José Siri che canta Butterfly a Macerata; i Buskers, artisti di strada di Ferrara, e il gruppo catalano La Fura dels Baus a Pesaro che firma la regia di La siège de Corinthe per il Rossini Opera Festival; Adam Fischer a Villa Rufolo per il festival di Ravello che dirige Wagner e Preljocaj autore delle coreografie di Romeo e Giulietta che inaugura TorinoDanza; Sasha Waltz che balla per RomaEuropa e Riccardo Chailly sul podio di MiTo; Riccardo Muti con l’orchestra Cherubini a Ravenna e Antonio Barbagallo con la Banda della marina militare a Latina per il Festival Pontino. 

L’ELENCO
A curiosare nell’elenco delle manifestazioni finanziate dallo Stato, sembriamo un Paese ricchissimo! Senza considerare le leggi speciali, i fondi locali e regionali, gli stanziamenti extra, quasi quattro milioni di euro di Fus vanno a 21 appuntamenti multidisciplinari e poco più di un milione ai 18 eventi di danza (senza considerare le rassegne). Il circo con 5 calendari, arriva a 250mila euro e poco più del doppio al teatro (641mila euro) che conta 26 festival. Per la musica, che vanta 31 titoli la cifra sale a oltre 6 milioni. E i finanziamenti sono dei più vari. Spoleto prende circa 3 milioni, Macerata 750mila euro, la Biennale poco più di due milioni per teatro, musica e danza e 100mila al Festival Euromediterraneo; Umbria Jazz 250mila e 185 la Fondazione Pergolesi di Jesi.

LA CONCORRENZA
Un carosello tricolore che vanta centinaia di eventi, molti dei quali sostenuti dal Mibact, e movimenta la stagione turistica di località o cittadine storiche altrimenti appiattite dal sole e dalla noia. Ma pochissimi riescono a oscurare Avignone o Salisburgo ed Edimburgo, anzi, spesso rischiano di mettersi in ombra l’uno con l’altro.
 
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