Decreto sui vertici militari: Toschi resta alla Finanza

Giorgio Toschi
di Valentina Errante
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Sabato 14 Ottobre 2017, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 18:37
La modifica al codice dell’ordinamento militare del 2010 passa tra le pieghe del decreto fiscale approvato ieri in consiglio dei ministri. Con una conseguenza immediata e automatica: la proroga di un anno (fino al 2019) del generale Giorgio Toschi a capo della Guardia di Finanza. Il provvedimento determina anche un’altra conseguenza: il beneficio non riguarderà il generale Tullio Del Sette, numero uno dell’Arma, in scadenza il prossimo gennaio. 

I CAMBIAMENTI
La modifica al codice militare, infatti, interesserà soltanto i comandanti generali in carica che non siano già stati prorogati nel ruolo più prestigioso, escludendo così Del Sette, indagato nell’inchiesta Consip, al quale la fiducia del governo era stata rinnovata poco meno di un anno fa e che ha quindi già svolto tre anni di mandato. Circostanza che lo esclude dalla modifica. 
Era il 29 aprile 2016, quando l’allora premier Matteo Renzi, in conferenza stampa, annunciava le nuove nomine e assicurava, che gli incarichi dei vertici delle forze dell’ordine e militari sarebbero durati due anni e rinnovate dal nuovo governo. Adesso, alla vigilia delle elezioni, arriva invece la proroga. 
La volontà di allungare l’incarico a Toschi, ex comandante della Regione Toscana, fortemente sostenuto da Renzi, era nelle intenzioni del governo da tempo. 

LA SCELTA
La formula generale della norma contenuta nel decreto fiscale, basata sul criterio di una precedente proroga, riguarderà così anche altri comandanti, non solo Toschi e Del Sette. In questo modo sarà rinnovato l’incarico per un altro anno pure al capo di Stato maggiore della Marina militare Valter Girardelli e al capo di stato maggiore dell’Aeronautica militare, Enzo Vecciarelli. Escluso, invece, insieme a Del Sette, anche il capo di stato maggiore dell’Esercito, Danilo Errico. 
L’ARTICOLO DEL DECRETO
L’articolo 3 del decreto porta il titolo di “Durata del mandato dei vertici militari”. Si legge nel testo approvato: «All’articolo 1094, comma 3, al decreto legislativo 15 marzo 2010 numero 66, le parole “durano in carica non meno di due anni” sono sostituite dalle seguenti “durano in carica tre anni senza possibilità di proroga o rinnovo”. 
LA DEFINIZIONE
Il comma 3 definisce meglio le circostanze che riguarderanno esclusivamente Toschi e non Del Sette: «Il mandato del comandante generale ha una durata pari a tre anni e non è prorogabile né rinnovabile. Il comandante generale, qualora nel corso del triennio debba cessare dal servizio permanente effettivo per raggiungimento dei limiti di età, è richiamato fino al termine del mandato». 
E infine la formula che dà corso al progetto del governo: «In fase di prima attuazione, i mandati i corso alla data di entrata in vigore delle disposizioni di cui al presente articolo, se di durata inferiore a tre anni comprese le proroghe, sono estesi fino alla durata di tre anni complessivi. Restano fermi i mandati in corso di durata pari o superiore a tre anni comprese proroghe». 
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