Ecco, Frongia ma perché salivate sul tetto? Romeo dice che lo facevate per evitare la presenza delle cimici quindi per non essere intercettati. E' così?
«Delle cimici non ne so nulla. L'ho appreso dall'intervista di Romeo al Messaggero».
Ma perché salire sul tetto per parlare?
«Lo ripeto: ho partecipato solo a un paio di riunioni».
Teme il contenuto della chat che condivideva con Marra e gli altri due «amici al bar»?
«No, affatto. Il mio cellulare è a disposizione».
Di chi?
«Della Procura e quindi dei magistrati. Non ho cancellato alcuna conversazione. Le conservo tutte sul mio cellulare, sono pronte a farle leggere agli inquirenti quando vogliono: non ho segreti».
Dalle parole di Romeo però emerge un certo timore per gli omissis contenuti nelle carte dell'arresto di Marra.
«Innanzitutto, come hanno spiegato gli avvocati, Marra non ha mai chiesto che vengano resi noti. Dopodiché non mi metto a commentare l'intervista rilasciata da Romeo. Una cosa però deve essere chiara».
Quale?
«Gli omissis non mi sembra che facciano parte dell'inchiesta della procura».
Quindi li teme? Cosa vi dicevate di così compromettente con Marra?
«Ancora? Niente di scandaloso».
E quindi?
«Ho e abbiamo numerosi canali di comunicazione con consiglieri, diversi dirigenti, amici e cittadini». E quindi l'avevamo creata anche una con Marra, che era un dirigente importante dell'amministrazione. Il mio cellulare è qui, sono a disposizione della magistratura se lo ritiene opportuno».
Eppure, lei, Marra e Romeo eravate molto legati. Non solo in chat ma anche in pubblico con i pranzi alla Terrazza Caffarelli.
«Anche qui, vorrei specificare. Si continua a parlare di questi pranzi, solo perché c'è una foto che ci immortala, come se ce ne fossero stati chissà quanti. Invece si trattò di un unico episodio».