Bidelli, caccia alle supplenze: le domande sono due milioni

Bidelli, caccia alle supplenze: le domande sono due milioni
di Lorena Loiacono
3 Minuti di Lettura
Sabato 9 Dicembre 2017, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 00:06

ROMA Quasi tre milioni di domande, giunte nell’arco di pochissimi mesi, per un posto da supplente nella scuola. Una valanga di richieste per avere un posto precario sia come docente in cattedra sia come Ata, vale a dire bidello o impiegato amministrativo: è una vera e propria caccia alla supplenza, quella iniziata con l’aggiornamento delle graduatorie di istituto nelle scuole, prima per docenti nell’estate scorsa poi per il personale Ata, ad ottobre.

Che cosa significa? Significa che in tre milioni di domande giunte alle scuole si chiede la possibilità di avere un lavoro che, se si viene chiamati, può durare anche solo qualche giorno. E tra quei 3 milioni di candidature ci sono giovani neolaureati ma anche tanti diplomati dai 18 ai 66 anni di età. Uno spaccato dell’Italia che cerca lavoro, su cui riflettere. Visto che l’aggiornamento della graduatoria per il triennio 2017-2020 ha avuto una tale enorme adesione da mandare tutto in tilt: per i docenti, a luglio, sono arrivate oltre 700mila domande ed è stato necessario intervenire con una proroga sui tempi mentre per il personale ausiliario, che riguarda i ruoli da amministrativi e bidelli, è stato necessario addirittura bloccare tutto e rimandare di un anno.

LA CORSA
Il ministero dell’Istruzione infatti, ritrovandosi di fronte oltre 2 milioni di domande, ha dovuto prorogare le vecchie graduatorie per permettere alle scuole di avere il tempo necessario per inserire tutte le istanze anche perché alcune segreterie hanno ricevuto addirittura 3.000 domande.
Impossibile lavorarle in tempo utile per rendere le graduatorie effettive a partire da quest’anno. 
La ministra Fedeli ha firmato il decreto con cui proroga le graduatorie del triennio 2014-2017. E così gli aggiornamenti saranno validi dal prossimo anno e le prossime graduatorie resteranno in piedi fino al 2021.
Una procedura necessaria provocata da un’ inaspettata partecipazione, che ha messo in ginocchio le operazioni di segreteria. Inaspettata anche perché, di fatto, sono circa 20mila i posti disponibili per le supplenze nell’arco del prossimo triennio.

Sarà impossibile accontentare tutti. E così la tanto contestata “supplentite” è destinata ad aumentare. Cresce il precariato della scuola, a cui gli ultimi governi hanno provato a trovare una soluzione ognuno a modo suo: dalla chiusura delle graduatorie ad esaurimento nel 2007, con l’allora ministro Fioroni, fino al piano straordinario di assunzioni voluto dall’ex premier Renzi nel 2015 con l’allora ministra Giannini.
Ad oggi la parola fine non è arrivata. Anzi, continuano ad allargarsi le maglie delle graduatorie di circolo e di istituto, di terza fascia, da cui le singole scuole chiamano supplenti a breve termine ma anche docenti che, senza abilitazione, riescono a coprire le carenze delle graduatorie ad esaurimento già esaurite. Vuol dire che nella scuola i supplenti ancora servono, eccome.

L’ATTESA
Così come, d’altro canto, il lavoro seppur precario serve a quasi 3 milioni di diplomati o laureati. Chi sono i candidati per un posto da bidello o segretario nella scuola? Per fare il bidello si candidano diplomati con qualifica triennale rilasciata da un istituto professionale, diplomati di maestro d’arte o di scuola magistrale per l’infanzia ma va bene anche qualsiasi diploma di maturità, attestati o diplomi di qualifica professionale di durata triennale riconosciuti dalle Regioni. Anche per l’assistente amministrativo è necessario il diploma così come per il cuoco, con qualifica nella ristorazione. Per l’infermiere serve invece la laurea triennale in infermeria. Tanti titoli di studio che comunque, per ottenere qualche giorno di supplenza, dovranno aspettare il prossimo anno. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA