Zika, contagio per via sessuale

Zika, contagio per via sessuale
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Giovedì 4 Febbraio 2016, 04:29
Zika, la nuova infezione che sta creando qualche problema in America Latina, apre nuovi scenari. Dopo la conferma che il virus provoca malformazioni nei feti, arriva anche la certezza che l'infezione si possa trasmettere per via sessuale: primo caso negli Usa, in Texas. Mentre studiano linee-guida più complete sul come evitare l'infezione, i responsabili dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) hanno messo le mani avanti invitando la popolazione ad usare i profilattici durante gli incontri intimi. I Cdc anno fatto sapere che renderanno note al più presto indicazioni «in particolare dirette ai partner maschili di donne incinte o che ritengono di essere incinte». «Mentre raccogliamo dati più accurati sulle modalità di contagio del virus - hanno spiegato gli esperti - i partner sessuali possono comunque proteggersi usando profilattici». Intanto l'azienda indiana Bharat Biotech annuncia di avere allo studio due vaccini contro il virus. I prodotti, ancora in fase di sperimentazione sugli animali, sono stati sviluppati grazie a un investimento di 150 milioni di dollari. «Siamo convinti - afferma la società con base a Hyderabad - di esserci mossi con vantaggio nello sviluppo del primo prodotto, chiamato Zikavac» e studiato in due diverse versioni - e saremo probabilmente i primi al mondo a presentare richiesta di brevetto per un candidato vaccino contro il virus Zika».
Zsuzsanna Jakab, direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità per l'Europa chiede intanto di alzare la guardia. Ogni paese europeo «in cui sono presenti le zanzare "Aedes" può essere a rischio per la diffusione del virus Zika. È necessario quindi che l'Europa agisca presto in modo coordinato per controllare le zanzare. - sottolinea - Partendo con l'impegno di eliminare i siti di riproduzione di questo insetto, con la pianificazione della disinfestazione delle larve in caso di focolai. Ma soprattutto occorre informare le persone a rischio, in particolare le donne in gravidanza, per prevenire le punture della zanzara». Un certo numero di viaggiatori infettati da Zika sono entrati in Europa, ma la malattia non è stata ulteriormente trasmessa. Però - ha aggiungo Jakab - con l'inizio della primavera e dell'estate c'è il rischio che il virus si diffonda e i casi aumentino». L'Oms Europa è pronta «a sostenere, ove richiesto, i Paesi della Regione Europea nel prevenire la diffusione del virus - aggiunge Jakab - fornendo gli orientamenti sulle strategie di controllo integrate; facilitando la spedizione di campioni del virus di riferimento o la consegna di strumenti diagnostici per i test locali».
Sulla base delle prove disponibili, l'Oms non raccomanda comunque restrizioni ai viaggi o scambi commerciali. Intanto la Ue ha sbloccato 10 milioni di euro per gli studi sul virus.