Asl chiama Emergency per vaccinare gli invisibili

Asl chiama Emergency per vaccinare gli invisibili
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Sabato 12 Giugno 2021, 05:00
IL PIANO
Due mesi fa cominciava a diffondersi e a preoccupare il contagio da covid nella comunità indiana della provincia di Latina, 12mila persone regolari e forse altrettante praticamente sconosciute alle istituzioni. La crescita esponenziale di positivi e vittime nel Paese asiatico aveva imposto il blocco dei voli e controlli più serrati sugli arrivi in Italia. Da allora le squadre della Asl hanno organizzato screening a tappeto da nord a sud del territorio, prima nelle aziende agricole poi nelle vicinanze dei luoghi di residenza degli stranieri. Sono stati toccati Sabaudia, Latina, Terracina, Pontinia, Borgo Hermada e Borgo Montenero, è arrivata una zona rossa (a Bella Farnia) e sono stati scoperti alcuni casi di variante indiana. Il bilancio è di oltre 3mila tamponi effettuati in poco più di un mese, che hanno portato a scoprire 190 casi positivi. Dal monitoraggio però è rimasta fuori una grande fetta di irregolari, che nonostante gli appelli e le rassicurazioni ha disertato gli screening. E dunque anche ora che la situazione è in via di miglioramento e la curva in discesa, il lavoro è tutt'altro che finito. Accanto al Dipartimento di prevenzione entra in scena ufficialmente Emergency, che con la comunità indiana aveva già affrontato il tema del caporalato. Si parte subito da Pontinia la prossima settimana spiega il responsabile del dipartimento di prevenzione della Asl Antonio Sabatucci - L'equipe composta dai mediatori culturali di Emergency e dal nostro personale cercherà di raggiungere i cittadini indiani nei luoghi in cui risiedono cercando di portarli ad effettuare tamponi e raccogliendo adesioni per le vaccinazioni. Proprio la vaccinazione è il prossimo traguardo da programmare e raggiungere e su questo la Asl ha un piano preciso che riguarda tanto chi è in possesso di un permesso di soggiorno quanto gli irregolari. Per i primi la strada è chiara: analogamente ai cittadini italiani assistiti dal servizio sanitario possono prenotare la propria dose attraverso la piattaforma di SaluteLazio o il medico di base ma avranno anche la possibilità di dare l'adesione per la somministrazione in azienda, con l'intervento del medico aziendale, su cui la Asl sta lavorando insieme ai sindacati e alle associazioni datoriali. Per quanto riguarda gli irregolari invece spiega ancora Sabatucci contiamo molto sull'attività degli operatori di Emergency, che hanno già cominciato a contattare persone da un elenco in loro possesso che conta 800 nomi. L'adesione per il momento sembra alta, ma il resto del lavoro sarà fatto direttamente sul territorio. In questi casi si provvederà a rilasciare una Stp, una tessera sanitaria provvisoria, che consentirà di registrare la vaccinazione. Il siero utilizzato sarà Johnson & Johnson e stabiliremo quali saranno i centri vaccinali e quali le date. Intanto, un infermiere e due mediatori culturali di Emergency sono già in servizio anche nel call center del Dipartimento di prevenzione, tracciando i contatti dei positivi, richiamando i contagiati e cercando anche di ricontattare centinaia di cittadini stranieri che erano assistiti dal medico della Asl finito agli arresti per aver somministrato loro farmaci dopanti. Non c'è contezza di quanti siano effettivamente gli indiani irregolari sul territorio spiega anche Angelo Maietta, responsabile dell'Unità operativa popolazione migrante e referente scuole covid della Asl e proprio su questo dobbiamo necessariamente lavorare. Le risposte che stiamo cominciando a ricevere dalla popolazione indiana sono al momento positive, mentre occorre un'opera di informazione maggiore e più capillare fra i migranti di origine africana che si trovano nei Cas della provincia.
Laura Pesino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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