«Nella Giornata della donna non si può non ricordare Valeria Solesin, il suo sacrificio, e tutto quello che è accaduto a Parigi quattro mesi fa - dichiara - Vogliamo dedicare questo 8 marzo a Valeria, ma anche a tutte quelle donne che non sono pienamente riconosciute nella loro identità di persone, a causa delle segregazione, dei maltrattamenti e di imposizioni di culture, che non ritengo possibile definire tali, che considerano la donna come un essere inferiore».
«Credo che il modo migliore per ricordare e rendere onore alla figura di Valeria e al suo impegno di giovane ricercatrice a favore della dignità della donna - conclude il presidente del Veneto - sia guardare con attenzione alle situazione femminile nella nostra società e nel mondo, pronti a contrastare con ogni mezzo e determinazione tutte quelle forme di discriminazione, sudditanza culturale e violenza, magari nascosta, che ancora relegano le donne in una condizione di inferiorità, se non di schiavitù».
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