Liceale accoltellato da baby gang. Il questore: «Nessun fermato, chi ha visto ci aiuti»

Liceale accoltellato da baby gang. Il questore: «Nessun fermato, chi ha visto ci aiuti»
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Giovedì 21 Dicembre 2017, 17:21
Il questore di Napoli Antonio De Iesu lancia «un accorato appello ai cittadini presenti nell'area» dell'accoltellamento del 17enne in via Foria tre giorni fa «affinché segnalino al centralino di emergenza 113 della Questura utili informazioni sulle caratteristiche somatiche e sull'abbigliamento degli autori dell'efferato crimine». L'appello del questore è rivolto anche a chi dispone di «eventuali filmati» al fine di «dare ulteriore impulso alle attività investigative e dare un nome ai criminali che non hanno avuto pietà per un giovane ragazzo, ferendolo con numerose coltellate e mettendo a serio pericolo la sua vita». Questo, sottolinea il questore De Iesu, «è il momento per dare un segno concreto, da parte di chi ha visto, di cittadinanza attiva e consapevole collaborando con le forze di polizia al fine di contribuire a riscattare l'immagine della città e l'alto senso civico che storicamente caratterizza la comunità partenopea». Il questore assicura «l'assoluta riservatezza della fonte segnalatrice». Le indagini, conclude una nota della Questura di Napoli, «sono in piena evoluzione con la preziosa collaborazione dell'Arma dei Carabinieri e sotto il sapiente coordinamento della Procura per i minorenni e di quella ordinaria».

Intanto non c'è alcun fermato.
Lo precisa lo stesso questore di Napoli Antonio De Iesu, commentando così «alcune notizie diffuse da organi di stampa circa la presunta identificazione di minorenni accompagnati in Questura quali autori dell'accoltellamento». Il questore spiega che «nell'immediatezza dell'evento e a non trascurabile distanza dal teatro del crimine sono stati fermati alcuni minorenni in atteggiamento sospetto, sui quali, allo stato, l'organo investigativo non possiede elementi di prova sul loro presunto coinvolgimento nell'azione delittuosa. Successivamente all'identificazione sono stati affidati ai propri genitori non emergendo a loro carico elementi di reità».
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