La coppia, poi, da alcuni mesi si era trasferita in un appartamento di via Montenuovo Licola Patria, alla periferia di Pozzuoli. Una zona a due passi dal mare di Lucrino e comoda per chi, come Gianluca, ogni giorno andava a Teverola per lavoro nella concessionaria M.Car della Bmw. «A metà mattinata del 2 gennaio le condizioni di Gianluca si sono aggravate – continua il racconto della donna che ha sporto denuncia alla polizia di Pozzuoli – Dolori molto forti alla testa e allo stomaco, fino alla perdita dei sensi e alla corsa nell’ambulanza del 118 in ospedale». Poi da Pozzuoli, a causa della tac rotta e con un sospetto di emorragia interna, forse di natura cerebrale, la decisione dei medici di trasferire il 41enne all’ospedale San Giuliano di Giugliano e poi di nuovo la corsa a ritroso, nel disperato tentativo di arrivare alla Neurochirurgia di Pozzuoli per tentare di salvare la vita a Gianluca. «A mezzanotte sono arrivati i poliziotti di Pozzuoli e a loro ho denunciato tutta la storia. Ora chiedo solo giustizia per il mio povero Gianluca».
Sarà, adesso, l’indagine aperta dalla procura di Napoli a chiarire tutti i passaggi di questa odissea della tristezza. Intanto ieri la bacheca Facebook di Gianluca Forestiere, dove in home page c’era ancora la foto felice insieme alla moglie, sono stati in tanti a voler lasciare un messaggio di cordoglio. «Mi hai spezzato il cuore – scrive Ciro - stento a credere che sei andato via così presto, abbiamo passato momenti bellissimi, che ancora ricordo vivamente», mentre Carlo rievoca la passione di Gianluca per Pino Daniele e lo ricorda con il nomignolo con il quale era conosciuto a San Giorgio a Cremano: «Ciao Smilzetto. Non ti dimenticheremo mai».
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