«Se dicono che hanno bisogno di carri armati da combattimento, allora dovremmo prenderli sul serio e fornirglieli», lo ha detto oggi in un'intervista a Bild la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, secondo quanto riporta lo stesso quotidiano online. «Sono favorevole a che gli stati europei forniscano ciò di cui l'Ucraina ha effettivamente bisogno. Dopo tutto, gli ucraini stanno dimostrando che possono difendersi da soli se hanno i mezzi militari giusti», ha detto von der Leyen, in visita nella capitale ucraina. Berlino si era detta contraria a fornire carri armati tedeschi a Kiev, ad esempio i Leopard 2.
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Il sostegno finanziario di cui hai bisogno Kiev
Sui bisogni economici dell'Ucraina, von der Leyen ha detto «non dobbiamo dimenticare che l'Ucraina ha urgente bisogno di sostegno finanziario.
Ukraine’s accession process is on track.
In the meantime, we are deepening 🇪🇺 🇺🇦 cooperation.
Supporting fast recovery, winter preparedness and planning reconstruction. https://t.co/wrlZ3uPtQo— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) September 15, 2022
Il problema del caro energia
Sul caro energia la presidente della Commissione Ue ha commentato: «sappiamo che molte compagnie elettriche stanno facendo in questo momento enormi profitti che non si aspettavano». Questi profitti andrebbero scremati per aiutare cittadini e imprese, «si tratta di circa 140 miliardi per l'intera Unione Europea». Parlando poi dell'esito della guerra, von der Leyen dice «sono fermamente convinta che l'Ucraina vince e Putin deve perdere. L'Ucraina ha un'enorme motivazione. Sanno per cosa stanno combattendo».
Quale reazione alla morte di Putin?
Alla domanda di Bild se potrebbe gioire «per la morte del despota Putin», la presidente ha risposto che «non si dovrebbe mai gioire per la morte di una persona, e questo vale per ogni persona. Per me è importante che Putin debba perdere questa guerra e rispondere delle sue azioni». Sulle sanzioni von der Leyen ha detto «possiamo già vedere quanto le sanzioni stiano incidendo profondamente sull'economia russa. La cassa di guerra di Putin si sta prosciugando».