BARCELLONA - Ci sono immagini che accarezzano il cuore e aiutano a sopportare i momenti più duri. Come quella del poliziotto della Guardia Civil che sostiene fuori dall'acqua un minuscolo bebè, o quella di alcuni militari mentre si sporgono sulle rocce del frangiflutti per aiutare l'approdo di due ragazzi esausti dalla traversata.
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LA TRAGEDIA
A Ceuta, nei primi giorni di questa settimana, quando 8.000 persone attraversavano la distanza tra il Marocco e la Spagna contando solo sulla forza delle proprie braccia e gambe, di immagini così se ne sono viste tante. Sono immagini che rinviano ad azioni che hanno impedito a una tragedia di trasformarsi in strage. Ma ce n'è una su tutte che ha occupato le prime pagine dei media spagnoli e ha fatto il giro del mondo diventando un simbolo di solidarietà: l'incontro tra una giovane volontaria della Croce Rossa spagnola e un migrante appena giunto a terra, in un abbraccio carico di disperazione e sollievo. Altro che l'invasione di migliaia di assalitori agitata dall'estrema destra spagnola. Un semplice umanissimo abbraccio, applaudito e condiviso sulle reti social. Insopportabile per i fanatici dell'odio annidati negli ambienti dell'estrema destra e di Vox, che si sono scatenati con commenti razzisti e xenofobi, insulti sessisti e minacce all'indirizzo della ragazza. Che, quando ha visto utilizzate le foto sue e della sua famiglia per denigrarla, è stata costretta a chiudere i suoi profili su Twitter e Instagram.
[#GraciasLuna]
Somos una organización en la que hay muchas Lunas,que ayudan a diario a personas como las que llegan a Ceuta.O a Arguineguín.O a Canarias.O que están en tu barrio
En todo el mundo,#EnTodasPartes#Humanidad #Voluntariado #Independencia #Neutralidad
📸@BernatArmangue pic.twitter.com/wMOvJCVtEW— Cruz Roja Española (@CruzRojaEsp) May 19, 2021
LA REAZIONE
Ma la reazione di migliaia di utenti dei social in suo appoggio è stata immediata, rivendicando l'umanità e l'empatia della giovane volontaria con l'hastag GraciasLuna, perché Luna è il suo nome, che ha riempito Twitter di messaggi di gratitudine.
Dell'uomo venuto dall'altra sponda del mare si sa solo che è una delle tante persone arrivate in Spagna in cerca di un futuro migliore. Di lei, che lo ha accolto a terra, si conosce molto di più. Si chiama Luna Reyes, ha 20 anni ed è originaria di una località nella Comunità di Madrid. Sua madre è di Ceuta e Luna era arrivata nella città autonoma un paio di mesi fa assieme a tre sue amiche, per inserirsi nella Croce Rossa locale e fare la pratica non remunerata del grado superiore di Integrazione Sociale. Subito aveva iniziato a occuparsi di fornire assistenza ai minori non accompagnati che vivono nel centro del Tarajal. Una volta introdotta nell'attività ordinaria, aveva chiesto di essere anche inserita come volontaria nel gruppo di emergenza che si occupa del primo soccorso ai migranti in arrivo. Ed è così che si è trovata a gestire la crisi umanitaria di questi giorni.
Una crisi favorita dal regno del Marocco, che ha deciso di non operare più alcun controllo del fenomeno migratorio sulla sua frontiera, utilizzando l'impoverimento di migliaia di persone per la pandemia, come azione di rappresaglia nei confronti della Spagna.
Luna represents our very best.
I couldn't be more proud of her and the millions of Red Cross and Red Crescent volunteers.#GraciasLuna, for shining a light. Gracias Luna, for showing the world what humanity looks like. https://t.co/hsAJM23G0U— Jagan Chapagain (@jagan_chapagain) May 20, 2021