Che Putin conosca bene la storia del suo paese (e non solo), lo si è capito da tempo. E lo zar lo ha ricordato nei giorni scorsi, con i discorsi sulla rivoluzione russa, Lenin e la de-nazificazione. Per questo motivo a molti non è sembrato un caso che, per il secondo incontro con tra le delegazioni di Russia e Ucraina, si sia scelto Brest come luogo di trattative.
Nello stesso posto dove 31 anni fa veniva sancito lo scioglimento dell'Urss e nasceva l'Ucraina. Un segnale di rivalsa, dopo quell'umiliazione che ancora affligge i filorussi e soprattutto Putin. E un modo di fare che lo accomuna in maniera inquietante ad Adolf Hitler.
Il patto di Compiègne di Hitler
Nel 1940, in piena seconda guerra mondiale e con Parigi conquistata, la Francia chiede alla Germania la firma dell'armistizio.
Un parallelismo che potrebbe fornire un quadro delle psicologia del presidente russo, in questo momento indecifrabile anche per molti suoi connazionali. Da quando è cominciata l'invasione, sono tantissimi ad affiancare Putin a Hitler. Nelle manifestazioni in tutto il mondo spuntano cartelli con le foto dei due, messe una vicina all'altra. E in Ucraina c'è chi dice che, come il Fuhrer, Putin punta allo sterminio degli ucraini. E dopo la bomba sul memoriale della Shoah di Kiev, questi timori sono cresciuti.