All’inizio ha pensato di essere stata colpita da una lampada su una mensola, ma subito dopo il sangue ha iniziato a fuoriuscire velocemente. Solo grazie all’intervento di uno dei suoi coinquilini che ha avvertito i soccorsi si è riusciti a ricostruire l’accaduto. L’amico infatti ha notato il foro del proiettile sulla finestra e nella tenda e ha immediatamente avvertito la polizia. La ragazza è stata ricoverata in ospedale, per miracolo (è proprio il caso di dire) non ha riportato ferite permanenti in quanto il proiettile le ha solo sfiorato il lato della testa. Tuttavia, la studentessa (fuori sede) dopo le prime cure ha lasciato l’appartamento e chiesto il trasferimento di sede dell’Università (ritornando così nel suo paese d’origine). Il suo nome e la sua nazionalità non sono stati rivelati (come riporta con tanto di foto il Dailymail).
La polizia crede che sia stata colpita da un proiettile sparato da più di 300 metri di distanza. Solo un centimetro di differenza nella traiettoria o la sua posizione a letto diversa «avrebbe potuto ucciderla», hanno spiegato gli investigatori.
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